Il nuovo iPhone 15 contiene cobalto estratto dai bambini? La domanda scomoda di Dua Lipa al Ceo di Apple

In un'intervista Dua Lipa ha chiesto a Tim Cook, CEO di Apple, se la provenienza del cobalto del nuovo iPhone 15 è etica e non comporta sfruttamento minorile. Cook ha assicurato l'impegno di Apple a evitare il coinvolgimento di bambini nella catena di approvvigionamento, ma la mancanza di prove concrete a conferma di tale affermazione non può che generare scetticismo

Ha lasciato tutti a bocca aperta la domanda scottante che, durante un’intervista, la pop star Dua Lipa ha fatto al Ceo di Apple, Tim Cook: “può garantire che il cobalto utilizzato nel nuovo iPhone 15 non sia estratto attraverso il lavoro minorile?”

È tristemente noto infatti che, per estrarre il cobalto, in Congo viene spesso utilizzata manodopera minorile, il che significa che bambini, anche piccolissimi, si trovano a loro rischio e pericolo all’interno delle miniere. Abbiamo parlato di questa grave situazione in diversi articoli: Cobalto insanguinato: bambini sepolti vivi o rimasti paralizzati, class action contro Apple, Google, Microsoft e Tesla

La risposta di Cook? Non poteva che essere affermativa. Il Ceo di Apple ha dichiarato che l’azienda può garantire l’assenza di lavoro minorile nella produzione del cobalto utilizzato nei loro dispositivi. L’obiettivo dell’azienda è quello di evitare l’impiego di risorse terrestri e, per i materiali ancora estratti, Cook ha sottolineato l’implementazione di un rigoroso sistema di tracciabilità nella catena di approvvigionamento.

La domanda posta da Dua Lipa ha portato in primo piano l’importanza della trasparenza e dell’etica nella gestione delle risorse, sollevando però dubbi sulla possibilità di verificare con certezza l’origine etica dei materiali utilizzati da Apple.

Tanti utenti hanno elogiato la pop star per aver affrontato una questione di tale importanza, sottolineando la mancanza di precedenti interventi di Tim Cook su questo tema ma c’è anche chi considera l’intervista come una mossa utile a Cook per affrontare le preoccupazioni delle persone senza fornire prove tangibili.

In effetti, nonostante le rassicurazioni di Cook, la mancanza di prove concrete solleva dubbi sulla reale eticità della catena di approvvigionamento di Apple. E le perplessità non sono causali, la storia recente ha visto Apple e altre multinazionali coinvolte in cause legali per danni causati da pratiche non etiche, come nel caso del coinvolgimento della multinazionale in azioni legali relative alla morte e al ferimento di bambini minatori.

La situazione in Congo, caratterizzata dalla brutalità del governo e dall’exploit delle multinazionali per ottenere materiali come cobalto, coltan, rame e nichel, è un tema di grande preoccupazione ed è aggravato proprio dal bisogno di cobalto delle grandi aziende. Il genocidio in corso è alimentato dalla sete di risorse delle multinazionali tecnologiche, il che rende ancora più urgente la necessità di una risposta responsabile da parte di aziende come Apple.

La vera sfida per Apple e altre società tecnologiche sarà dimostrare con azioni concrete il loro impegno verso una produzione sostenibile e socialmente responsabile, andando oltre alle semplici dichiarazioni e rassicurazioni.

Nel seguente video trovate tutta l’intervista di Dua Lipa a Tim Cook.

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