Educazione ambientale: da settembre si studierà nelle scuole di ogni ordine e grado

Dal settembre si torna a scuola ma sono ancora tanti i dubbi e i timori di genitori e studenti sulla ripartenza. C’è però una buona notizia che riguarda proprio questo settore: il prossimo anno l’educazione ambientale diventerà materia di studio nelle scuole di ogni ordine e grado.

Poco fa in conferenza stampa il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina hanno presentato le linee guida per la ripresa della scuola, comunicando che tutti gli studenti torneranno in classe il 14 settembre.

Sul suo profilo Facebook, invece, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha annunciato con soddisfazione che l’educazione ambientale diventerà oggetto di studio in tutte le scuole:

“Sono felice di questo risultato. Siamo uno dei pochi Paesi nel mondo ad inserire come materia nelle scuole l’educazione ambientale”.

 

Il ministro ha spiegato che l’educazione civica reintrodotta da settembre sarà sostanzialmente composta da 3 blocchi, uno di questi è proprio l’educazione ambientale che, diventando materia a tutti gli effetti, sarà sottoposta a voti, esami e valutazioni nel corso dell’anno scolastico.

La nuova materia, in realtà, si chiamerà sviluppo sostenibile e, come è scritto nelle “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica” (che potete leggere qui):

“Gli obiettivi non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il benessere psicofisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità. In questo nucleo, che trova comunque previsione e tutela in molti articoli della Costituzione, possono rientrare i temi riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e i beni comuni, la protezione civile”

Come sottolinea il ministro Costa:

“Stiamo puntando molto sui giovani, sulle loro coscienze e la loro sensibilità, a tutti i livelli. (…) Con l’inserimento dell’educazione ambientale vogliamo far si che le generazioni future abbiano una coscienza ambientale maggiore di quella che la mia generazione ha dimostrato di avere” 

Effettivamente, ora più che mai, c’è bisogno di una presa di coscienza ambientale e di serie politiche che salvino il nostro pianeta dal collasso. Speriamo che le nuove generazioni prendano seriamente a cuore questa sfida e che la scuola in questo possa aiutarli.

Quanto meno sarà un primo, importante passo in questa direzione.

Fonte: Sergio Costa / Facebook

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