Dalle bambole di plastica agli slime: i giochi per bambini venduti online possono contenere sostanze pericolose

BUND,  una delle più grandi organizzazioni ambientaliste in Germania, lancia l'allarme sui giocattoli per bambini, soprattutto quelli venduti online, troppo spesso contaminati da sostanze pericolose

L’associazione ambientalista tedesca Bund torna a parlare di un tema molto importante che riguarda la salute pubblica e in particolare quella dei bambini. Si parla infatti di giocattoli e in particolare di quelli venduti online, non ancora sufficientemente monitorati in quanto a possibile presenza di sostanze tossiche.

Un nuovo rapporto dell’organizzazione mostra come bambole di plastica, slime e altri giochi siano ripetutamente contaminati da sostanze nocive ma non si faccia ancora abbastanza per bloccarne l’arrivo in Europa (si tratta infatti di giocattoli che il più delle volte provengono dalla Cina).

BUND lancia un’accusa ben presa, ovvero che le autorità preposte non stanno monitorando adeguatamente il mercato dei giocattoli online per bambini, cosa molto grave dato che, come ha dichiarato l’amministratore delegato di BUND Antje Von Broock:

Ci sono giocattoli che contengono grandi quantità di sostanze chimiche dannose.

Secondo BUND, il commercio online sta crescendo così rapidamente che il monitoraggio non riesce a tenere il passo. Come ha dichiarato Von Broock:

Sfortunatamente, il commercio online non è ancora stato rivisto in modo paragonabile a quello del commercio al dettaglio fisico.

Di conseguenza, per tutelare i bambini, sono necessarie misure rapide per sorvegliare al meglio il mercato nazionale. Si parla dunque della Germania ma non si tratta di un caso isolato, purtroppo anche in Italia (e nel resto d’Europa) più volte sono state segnalate irregolarità riguardo ai giocattoli.

L’associazione tedesca ha valutato anche i dati del sistema di allarme rapido dell’UE per i prodotti non sicuri e pericolosi, “EU Safety Gate”. I risultati hanno mostrato che il numero di prodotti segnalati contenenti sostanze chimiche vietate è aumentato del 30% negli ultimi quattro anni.

L’anno scorso, circa 210 giocattoli sono stati segnalati tramite il sistema di allarme rapido dell’UE proprio perché contenevano alcune sostanze tossiche, scovate grazie a controlli casuali.

Come si legge sul sito del BUND, la situazione è ben più grave:

Poiché sono stati prelevati solo campioni casuali, il numero effettivo è significativamente più alto.

I giocattoli più contaminati

Si trattava in particolare dei seguenti giochi:

  • bambole di plastica (40%)
  • slime (15%)
  • giocattoli gonfiabili (5%) 

Trai i giochi risultati contaminati vi sono anche colori a dita, palloncini, giochi da bagno, gonfiabili, pistole giocattolo e altro.

giocattoli contaminati studio

@BUND

Il 90% dei giocattoli segnalati per la presenza di sostanze nocive proveniva dalla Cina.

Le sostanze tossiche contenute nei giocattoli

Ma di che sostanze parliamo? Si va dagli ftalati alle nitrosammine cancerogene, dal boro al bisfenolo A, il tutto ovviamente contro i regolamenti Ue.

Circa 130 dei 210 giocattoli segnalati dagli Stati membri dell’UE nel 2022 contenevano:

  • plastificanti vietati (ftalati come DIBP, DEHP o DINP) in concentrazioni superiori allo 0,1%
  • In 34 casi sono state trovate quantità eccessive di boro nello slime 

Altri contaminanti trovati nei giocattoli erano metilisotiazolinone (MI), idrocarburi aromatici policiclici (PAH), tris(2-cloro-1-metiletil) fosfato (TCPP), nichel, tris(2-cloroetil) fosfato (TCEP), alluminio/rame, composto organostannico (TBT), cromo III e formaldeide.

Elevate concentrazioni di piombo sono state riscontrate anche nei punti di saldatura dei dispositivi elettronici.

 

contaminanti e provenienza giocattoli studio

@BUND

Facciamo sempre molta attenzione ai giochi che compriamo per i bambini, prediligendo quando possibile giochi in legno o altri materiali naturali.

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Fonte: BUND

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