Yarn bombing: le sorelle sarde che da sole stanno colorando i vecchi borghi a colpi di uncinetto (e lana riciclata)

"Armate" di uncinetto realizzano variopinte decorazioni che rivestono alberi, panchine e pali del loro paese e non solo. Così due sorelle sarde fanno rivivere l'antica arte appresa dalla loro nonna, regalando un tocco di vivacità. Per quasi un decennio nessuno ha saputo che dietro quei piccoli capolavori sparsi per il borgo di Sennori e i comuni limitrofi c'era la loro abile mano. Vi portiamo alla scoperta della loro bellissima storia (all'insegna del riciclo) che merita di essere conosciuta!

A volte basta poco per portare una ventata di allegria e bellezza anche nei luoghi più grigi e lontani dagli itinerari turistici di massa. Lo sanno bene Dina e Antonella Pinna, due sorelle sarde, che condividono fin da piccole la passione per l’uncinetto e che da anni si cimentano nell’affascinante arte dello yarn bombing (letteralmente “bombardamento di filati”).

A colpi di uncinetto, regalano un tocco di colore a Sennori, il loro paese d’origine che dista circa 10 chilometri da Sassari e conta poco più di 6mila abitanti come due vere guerrigliere d’assalto ispirate dalla cosiddetta Guerrilla Knitting d’oltreoceano.

Le due donne hanno cominciato nel 2014 e per anni hanno agito nell’anonimato, rivestendo alberi, pali e panchine con decorazioni variopinte fatte in lana e in cotone. La loro parola d’ordine? Riciclo! Tutto ciò che creano, infatti, è realizzato con materiali riclati, senza nessuno spreco.

E non si sono fermate solo nell’antico borgo di Sennori. In modo silenzioso e discreto, la loro arte è approdata anche a Sassari e nei comuni limitrofi. Passeggiando per le strade tantissimi abitanti locali e turisti hanno potuto ammirare le loro opere, senza sapere che dietro di esse si celava la pazienza e l’abilità di due sorelle del posto.

yarn bombing sardegna

@Dina Pinna

Soltanto lo scorso Natale Dina e Antonella sono uscite allo scoperto. Visto che il comune non poteva provvedere alle tradizionali decorazioni natalizie per motivi economici, hanno deciso di realizzare uno splendido albero a uncinetto (composto da “mattonelle” realizzate adoperando la tecnica nota come granny square) per abbellire Sennori. Per farlo, però, avevano bisogno di un quantità maggiore di materiale e si sono viste costrette a coinvolgere altre persone.

Abbiamo chiesto maglioni, vecchi gomitoli avanzati e altri oggetti in lana. Così abbiamo coinvolto mamme e suocere per disfare maglioni, mariti per reare la struttura, sempre con materiali di riciclo. – racconta Dina Pinna ai nostri microfoni – Grazie al loro contributo, siamo riuscite a dar vita a un albero che è stato posizionato nella via principale del paese, lasciando tutti meravigliati.

albero uncinetto sennori

@Dina Pinna

L’iniziativa si è rivelata un gran successo, tanto da spingere l’assessore alla Cultura ad ingaggiarle per creare 120 mandala – con lana proveniente da sciarpe e copertine accumulate durante l’inverno – da appendere nel centro storico in occasione della manifestazione Calici di Stelle, che si è svolta il 10 agosto.

https://www.facebook.com/dina.pinna/posts/pfbid02tDizSZUjVqKgkjVb5N1Pa5xZkTkRzpxwFh2Yg5nNRnzGEXF7r9ivyKFaogiT47ysl

La meravigliosa installazione, che crea un gioco di ombre, può essere ancora ammirata a Sennori e nelle prossime settimane potrebbe diventare ancora più estesa.

“L’idea è quella di lanciare un contest, coinvolgendo altri cittadini, per riempire tutta la via di mandala in modo permanente ” aggiunge Dina.

Leggi anche: Centrini sospesi: un cielo di tessuti giganti all’uncinetto ha impreziosito il Corso di questo borgo sardo

Quella di Dina e Antonella Pinna – entrambe poco più che quarantenni – è una storia di amore per il proprio paese, ma anche una storia di tradizioni, tramandate di generazione in generazione, che oggi rischiano di andare perdute.

Infatti, le due donne hanno appreso la tecnica dell’uncinetto osservando la loro nonna quando erano piccole. Con le loro mani hanno realizzato di tutto: centrini, coperte, maglioni, scarpine. Poi, trovandosi con la casa invasa da gomitoli e oggetti che nesssuno usava più, hanno pensato bene di dar loro una seconda vita, dedicandosi allo yarn bombing (prendendo ispirazione anche da tutorial disponibili online), per riqualificare i comuni della loro Sardegna, terra antica e ricca di fascino. E il risultato è stato davvero incantevole.

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