Il mondo del teatro in lotta per l’ambiente: il potente messaggio di migliaia di artisti da ogni parte del mondo in 8 anni di Climate Change Theatre Action

Ha appena chiuso i battenti Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023, l’iniziativa nata da un’idea dell’attore, regista e imprenditore culturale Giovanni Morassutti, referente italiano del festival mondiale di teatro contro il cambiamento climatico. Climate Change Theatre Action dal 2015 ha coinvolto migliaia di artisti in ogni parte del mondo

Come sarebbe se combattessimo il cambiamento climatico attraverso la bellezza del teatro? Proprio così: sfruttare la potenza comunicativa di questa nobile arte per trasmettere precisi messaggi e suscitare consapevolezza e responsabilità.

È proprio questo l’obiettivo seguito da qualche anno dal Teatro Contro il Cambiamento Climatico, Climate Change Theatre Action, il festival mondiale di teatro contro il cambiamento climatico. Lanciato nel 2015 a New York e realizzato a cadenza biennale, il Climate Change Theatre Action ha sempre coinvolto, sin dalle sue edizioni passate, migliaia di artisti che hanno realizzato iniziative in ogni parte del mondo.

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Al suo interno, infatti, si è appena concluso Cambiamenti di Rotta – CCTA 2023, nata da un’idea dell’attore, regista e imprenditore culturale Giovanni Morassutti, referente italiano del festival mondiale di teatro. Nell’edizione di quest’anno, Morassutti ha voluto omaggiare l’Oasi Dune degli Alberoni gestita, su incarico del Comune di Venezia, dal WWF Venezia e Territorio come simbolo di biodiversità, e Venezia in quanto città fragile e a rischio a causa del cambiamento climatico.

Brigata Red Rebel

Brigata Red Rebel di Venezia ©Extinction Rebellion

In una splendida Venezia di domenica mattina gli artisti sono arrivati su delle barche elettriche e, durante il tragitto tra i canali, Sabina Tutone di Shylock Centro Teatrale Universitario di Venezia ha coordinato una performance tratta dal testo beginnings di Andrea Ling.
Raggiunti gli Alberoni, Paolo Perlasca e Jacopo Capuzzo del WWF Venezia e Territorio hanno introdotto al pubblico la biodiversità e le attività dell’Oasi, mentre nella pineta Emotion for Change ha suonato dei frammenti del loro ultimo disco “Imperamare”.

Il fulcro della manifestazione è stata la messa in scena di Mirror Mirror scritto da Camilla Le – Bert e diretto da Giovanni Morassutti. Oltre agli attori principali come Marco Stizza, Giovanni Boldrin, Donatella Cipolato e Lavinia Busetto Morassutti ha coinvolto nello spettacolo anche gli attivisti di Extinction Rebellion e i volontari del WWF a rappresentare una sorta di coro greco disposto sulla spiaggia in cerchio a delimitare lo spazio scenico:

La spiaggia degli Alberoni si è trasformata per la durata dello spettacolo in uno scenario onirico grazie anche alla partecipazione della Brigata Red Rebel, che il regista ha integrato in maniera organica all’interno dello spettacolo, e di Lianet Camara, ricercatrice di origine peruviana.

La cultura indigena delle Ande ha sorpreso il pubblico grazie al rito del ghiaccio ispirato al pellegrinaggio di Quyllurit’i riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Immateriale dell’Umanità e minacciato dai cambiamenti climatici.

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