Il Chianti Classico candidato a Patrimonio dell’Umanità, compiuto il primo passo verso il riconoscimento Unesco

Il Chianti Classico è stato iscritto ufficialmente nella Lista propositiva italiana dei siti candidati a Patrimonio dell’Umanità sotto proposta della Regione Toscana. La sua candidatura sarà esaminata attentamente ora dal Comitato del Patrimonio Mondiale e i suoi esperti

Sono tantissimi i siti archeologici, i paesaggi naturali dalla straordinaria bellezza e le antichissime tradizioni Patrimonio dell’Umanità nel nostro Paese, dal centro storico di San Gimignano all’arte rupestre della Valcamonica. Nell’elenco vi potrebbe essere molto presto anche il Chianti Classico, un passo più vicino al riconoscimento Unesco.

Da pochissimo il sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico è stato inserito ufficialmente nella Tentative List italiana, la Lista propositiva con cui ciascuna nazione segnala al Centro del Patrimonio Mondiale i beni di interesse per cui si richiede l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Ad avanzare la proposta la Regione Toscana con la Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico E.T.S., la quale si è occupata di seguire il complesso iter della candidatura.

La Fondazione ha organizzato scrupolosamente e con rigore scientifico tutta l’analisi preliminare alla presentazione della richiesta formale di inserimento nella lista propositiva italiana. […] È con grande entusiasmo che adesso proseguiremo i lavori per la presentazione del dossier finalizzato all’ottenimento dell’ambito riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità, ha dichiarato la presidente Tessa Capponi Borawska.

Saranno ora il Comitato del Patrimonio Mondiale e i suoi organismi tecnici a valutare la candidatura del Chianti Classico, uno dei simboli indiscussi della sua regione.

Il Chianti classico, una delle immagini iconiche della Toscana nel mondo,  rappresenta di per sé un valore culturale della nostra regione e del nostro Paese, e con l’iscrizione al patrimonio Unesco potrà esaltare a pieno titolo il suo ruolo. Per farlo possiamo  contare sulla capacità di questo territorio di fare rete e sulla sua storica vocazione a produrre crescita e sviluppo attraverso la collaborazione, l’unione di risorse e una visione aperta e condivisa del futuro, presupporti che ci danno la forza e l’energia per continuare il percorso, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

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Fonte: Giunta regionale Toscana

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