Rifiuti? No grazie. Settimana europea per la riduzione dei rifiuti

Ridurre! È la parola chiave che la Commissione Europea ha scelto di utilizzare per una delle principali iniziative di sensibilizzazione sui temi dell'impatto ambientale. Ridurre per evitare di produrre spreco, ridurre per non dover correre poi ai ripari, ridurre come nuovo approccio al consumo.

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti” (European Week for Waste Reduction – EWWR), questo è il titolo del grande evento collettivo, nato nell’ambito del programma LIFE+ della CE, che si svolgerà tra il 21 e il 29 Novembre 2009.

Dopo il felice tentativo condotto nel 2008, la Commissione Europea ha deciso di ripetere l’esperienza e di dare vita alla prima vera edizione ufficiale della manifestazione: una settimana durante la quale si mira a mobilitare il maggior numero possibile di soggetti attraverso una selezione di eventi decentralizzati che avranno luogo in tutta Europa.

Oltre all’Italia, paese considerato degno di menzione dopo la grande partecipazione riscontrata nel corso della prima edizione pilota, partecipano anche Francia, Belgio, Spagna, Portogallo e Gran Bretagna.

Le azioni che la “Settimana” intende promuovere dovranno vertere attorno alle seguenti tematiche:

– produzione di materia eco-compatibile

– consumo attento e responsabile

– minore spreco di rifiuti

– maggiore vita degli oggetti

I principi fondanti l’iniziativa hanno il compito di mettere in circolazione la consapevolezza che il problema dell’eccessiva quantità di rifiuti che danneggia le nostre città e le nostre campagne si può risolvere solo attraverso la riduzione degli stessi, alla fonte. Per questo serve un vero cambiamento di mentalità che solo un sano contagio di comportamenti virtuosi può rendere possibile.

Chi può partecipare e come?

I promotori ufficiali di azioni (cosiddetti project developer) possono far parte di una delle seguenti categorie: pubbliche amministrazioni e enti locali; associazioni e ONG; produttori, industria e mondo delle imprese; istituti scolastici; altri (ad esempio ospedali, istituti culturali ecc.).

La partecipazione avviene tramite la spedizione di proposte progettuali ad un Comitato che per ogni Paese della Comunità selezionerà le idee più vicine ai principi decretati dal programma europeo e coordinerà le iniziative nel proprio Paese.

Il Comitato Nazionale Italiano, appena composto, è formato dai seguenti componenti: Osservatorio Nazionale Rifiuti, Provincia di Torino, Rifiuti 21 Network, Federambiente, Commissione nazionale italiana Unesco, AICA (Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale), Legambiente, ERICA Soc. Coop. (Educazione Ricerca Informazione Comunicazione Ambientale), Eco dalle Città. Avrà il compito di promuovere l’iniziativa a livello nazionale e di decretare il calendario delle attività che si svolgeranno sul territorio nel corso della Settimana.

Che tipo di azioni si possono proporre?

Si possono organizzare e condurre iniziative di comunicazione, educazione, formazione, sensibilizzazione o anche azioni concrete. Ogni soggetto promotore ha a disposizione numerose opportunità. Dall’incentivazione di gruppi d’acquisto all’attuazione di sconti fiscali su azioni virtuose come il compostaggio per le pubbliche amministrazioni, dalla vendita di prodotti sfusi da parte dei commercianti a progetti di revisione dei cicli produttivi nelle aziende.

Il modulo di iscrizione è disponibile sui siti ufficiali dell’iniziativa: www.ewwr.eu e www.menorifiuti.org.

Le candidature convalidate dal Comitato riceveranno la denominazione ufficiale di azione per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti nonché il kit completo della campagna ed ovviamente la possibilità di utilizzare il logo europeo della “Settimana” ed essere quindi riconoscibili come parte del progetto Europeo.

Anche i normali cittadini, però, possono partecipare, inviando sulla bacheca i loro racconti di azioni virtuose che già fanno o hanno intenzione di fare. Ce ne sono già molte da cui trarre ispirazione e molte rispetto alle quali poter fare ancora di più.

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