Big Belly Bins: l’Inghilterra sperimenta i bidoni a energia solare “compatta-spazzatura”

In America ci sono già, ma si sa, là arriva tutto prima. Ora però anche l'Europa sperimenta per la prima volta i Big Belly Bins, bidoni dell'immondizia che, grazie all'energia solare, sono in grado di compattare la spazzatura al loro interno. La novità è proprio questa: non tanto il meccanismo di riduzione dei rifiuti, che già esiste in ogni parte del mondo (esemplare il caso degli autocompattatori), quanto piuttosto l'applicazione di un pannello fotovoltaico per alimentarlo. Risultato? Ogni bidone può contenere fino a otto volte l'equivalente quantità di rifiuti di un bidone normale... a costo zero!

In America ci sono già, ma si sa, là arriva tutto prima. Ora però anche l’Europa sperimenta per la prima volta i Big Belly Bins, bidoni dell’immondizia che, grazie all’energia solare, sono in grado di compattare la spazzatura al loro interno. La novità è proprio questa: non tanto il meccanismo di riduzione dei rifiuti, che già esiste in ogni parte del mondo (esemplare il caso degli autocompattatori), quanto piuttosto l’applicazione di un pannello fotovoltaico per alimentarlo. Risultato? Ogni bidone può contenere fino a otto volte l’equivalente quantità di rifiuti di un bidone normale… a costo zero!

A collaudare l’ultimo arrivato in fatto di ecosostenibilità è la Cambridge City Council, uno dei consigli distrettuali della città di Cambridge. I Big Belly Bins sono stati installati al Green End Road Park, anche se l’intenzione è di posizionarli in altre zone strategiche della città.

Sempre che questo convenga all’amministrazione. Il costo di ogni singolo bidone, infatti, è di circa 3.000 sterline, il triplo di un modello normale. Per quanto riguarda il risparmio, invece, si tratta di un calcolo difficile: di certo gli spazzini dovranno passare con minor frequenza a svuotare i sacchi, ma questo potrebbe significare un taglio del personale, e se così fosse, sarebbe tutto tranne che un’idea virtuosa.

Per adesso Claire Blair, pezzo grosso del Cambridge City Council, si limita a dire che questi bidoni rappresentano per la città un taglio ai costi del carburante e alle emissioni di anidride carbonica, portando benefici ai cittadini che pagano le tasse e all’ambiente in generale.

big_belly_Bin2

Basta in effetti una batteria da 12 volt per alimentare il meccanismo compressore interno, batteria che viene ricaricata in modo autonomo dal pannello fotovoltaico in dotazione. In più: i bidoni possono sono anche compatibili con una SIM card che spedisce un testo o una mail a un numero quando [i bidoni] sono pieni. Resta da vedere se tutto questo andrà a discapito dei posti di lavoro, in altre parole: è vero ambientalismo?

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook