Man-Aconda, scoperto in Brasile il “serpente-pene”

Lo chiamarono "serpente-pene". Già quando si parla di "serpente" il richiamo a facili e scontate allusioni sessuali è pressoché immediato, se poi l'aspetto e la colorazione del rettile, unollo vero e in carne e ossa, lo fa somigliare davvero a un organo genitale maschile, non c'è scampo: il raro animale che vedete in una foto resa nota dal The Sun si è dovuto vedere affibbiato proprio il nome di "serpente-pene".

Lo chiamarono Man-Aconda, “”. Già quando si parla di “serpente” il richiamo a facili e scontate allusioni sessuali è pressoché immediato, se poi l’aspetto e la colorazione del rettile, unollo vero e in carne e ossa, lo fa somigliare davvero a un organo genitale maschile, non c’è scampo: il raro animale che vedete in una foto resa nota dal The Sun si è dovuto vedere affibbiato proprio il nome di “serpente-pene”.

Sei di queste straordinarie creature, senza occhi, e quindi cieche, sono state scovate sui fondali del fiume Madeira, nello stato settentrionale brasiliano Rondônia, mentre alcuni biologi stavano esaminando una diga idroelettrica. La sua categorizzazione non è semplice, ma Julian Tupan, biologo della Santo Antonio Energy, che sta lavorando alla realizzazione della diga, ritiene che si tratti di una specie sconosciuta dei rettili Atretochoana eiselti.

Dei sei che abbiamo raccolto –racconta Tupan- uno è morto, tre sono stati rimessi in libertà e altri due sono stati tenuti per gli studi. Nonostante sembrino serpenti, non sono rettili, ma sono più strettamente correlati alle salamandre o alle rane. Pensiamo che l’animale respiri attraverso la pelle e si nutra probabilmente di piccoli pesci e vermi, ma non c’è ancora nulla di provato. L’Amazzonia è una scatola piena di sorprese, quando si tratta di rettili e anfibi. Ce ne sono ancora molti altri da scoprire“. Il “serpente-pene” potrà non sembrare di certo bello, ma forse non meritava un nome così beffardo, visto che rappresenta un’ulteriore prova della meravigliosa biodiversità che ci circonda.

Roberta Ragni

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook