Insalate più sicure grazie ai funghi: lo studio italiano per contrastare attacchi patogeni a lattughino e spinacino

Grazie ai sensori ottici a supporto del biocontrollo dei patogeni messi a punto da CREA lattughino e spinacino saranno sempre più sani e sicuri e avranno rese più alte

Gli ortaggi a foglia baby-leaf, come lo spinacino baby o il lattughino, rappresentano una grande fonte di ricchezza per il nostro Paese: si pensi che l’Italia è leader nel continente europeo per questa produzione. La loro coltivazione avviene in un ambiente protetto e vendono raccolti ad uno stadio di sviluppo molto precoce affinché mantengano le caratteristiche di delicatezza e freschezza che rendono queste foglie ideali per arricchire le insalatine già pronte al consumo che troviamo sui banchi dei supermercati. Un prodotto molto pratico, quindi, ma al contempo anche nutriente con gli stessi benefici delle foglie più grandi.

Tuttavia, la coltivazione di questi “baby-ortaggi” è resa sempre meno sicura per i consumatori a causa dell’esposizione ad agenti patogeni del suolo, che possono ridurne qualità e produttività. Per limitare i danni dei patogeni in modo sostenibile, senza quindi fare ricorso all’uso di pesticidi e fungicidi chimici, un team di ricercatori del CREA ha messo a punto specifici protocolli di gestione fitopatologica finalizzati al controllo biologico mediante l’impiego di microrganismi, nemici naturali dei patogeni.

I ricercatori hanno condotto esperimenti su 2.700 piante fra rucola e lattughino, in cui hanno messo alla prova la capacità di alcuni funghi antagonisti (Trichoderma) di limitare lo sviluppo di tre patologie causate da funghi patogeni che vivono nel suolo. I risultati sono stati acquisiti, sotto forma di immagine, grazie all’utilizzo di un sensore ottico iperspettrale e hanno dimostrato un’alta efficienza di alcuni ceppi di Trichoderma nel biocontrollo dei principali patogeni di rucola e lattughino che vivono nel suolo: dopo diversi esperimenti condotti su differenti coppie babyleaf/patogeno del suolo, sono stati identificati i risultati maggiormente performanti.

@ Frontiers in Plant Science

Lo studio mostra la possibilità di tracciare con sensori ottici iperspettrali – afferma Catello Pane, ricercatore del CREA Orticoltura – in tempo reale e su vasta scala, l’attività di biocontrollo degli antagonisti microbici per la protezione degli ortaggi baby-leaf, fornendo informazioni utili a ottimizzare gli interventi nel tempo e nello spazio, in modo da realizzare un vero e proprio controllo biologico di precisione.

I risultati raggiunti da CREA offriranno maggiore sicurezza alimentare ai consumatori, che avranno a disposizione prodotti dalle altissime proprietà e qualità organolettiche, ma al contempo tuteleranno l’ambiente, rendendo superfluo l’utilizzo di fungicidi chimici per una coltura tanto importante nel nostro Paese.

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Fonti: Frontiers in Plant Science / CREA

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