Energia eolica: le 5 migliori alternative alle turbine nell’eolico del futuro

Sappiamo tutti qual è la prima immagine che il nostro cervello associa alla parola “eolico”. Ma non tutti sanno che quella gigantesca elica posta in cima a un gigantesco palo, oltre a produrre dell'ottima energia rinnovabile, produce anche degli spiacevoli effetti collaterali. Ecco di seguito cinque progetti che cercano, in un modo o nell'altro, di cambiare lo status quo delle cose.

Sappiamo tutti qual è la prima immagine che il nostro cervello associa alla parola “eolico”. Ma non tutti sanno che quella gigantesca elica posta in cima a un gigantesco palo, oltre a produrre dell’ottima energia rinnovabile, produce anche degli spiacevoli effetti collaterali.

Durante l’attraversamento dei cosiddetti wind-farm, ad esempio, gli stormi di uccelli rischiano grosso. E non se la passano tanto meglio i poveri contadini che sono costretti a convivere con i 50-60 decibel di uno o più rotori a poche centinaia di metri da casa. Se poi capita uno di quei temporali estivi in cui i lampi spadroneggiano, le pale eoliche ne escono spesso danneggiate. Per non parlare dell’impatto visivo, un problema che gli amministratori locali affrontano a testa bassa.

D’altra parte, la domanda di energia eolica è in costante aumento, tanto che negli Stati Uniti – al primo posto nella classifica dei produttori di questo tipo di energia – dal 2000 ad oggi la produzione è aumentata di 13 volte, e si calcola che a livello globale il 2% di energia elettrica sia fornito dal vento. Che fare dunque?

Ecco di seguito cinque progetti che cercano, in un modo o nell’altro, di cambiare lo status quo delle cose.

1) Generatori elettrici volanti

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Sviluppati dalla società americana Sky WindPower, con base a San Diego, queste strutture a forma di H del peso di 1100 libbre si librano nell’aria a un’altezza di 30.000 piedi. Le quattro eliche poste alle estremità producono l’energia elettrica trasmessa a terra da un cavo-ancora e, allo stesso tempo, mantengono sospeso l’impianto.

  • Pro: l’altezza elevata elimina il problema degli impatti con gli uccelli e quello del rumore per chi vive nei paraggi.
  • Contro: costi elevati; rischio stabilità per via del peso.

2) Magenn Air Rotor System – M.A.R.S.

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sviluppati dalla società Magenn Power, questi mini-dirigibili ruotano sul proprio asse orizzontale, producendo energia elettrica che, come sopra, viene trasmessa a terra da un cavo-ancora, per poi essere immagazzinata in batterie o immessa in circolo nella rete nazionale. I M.A.R.S., gonfiati con l’elio, operano a un’altezza di circa 1.000 piedi, ma possono salire a quote maggiori.

  • Pro: facili da trasportare ed economici.
  • Contro: incompatibili con il traffico aereo di aviazione generale e ultraleggeri.

3) Lenti eoliche:

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progettate dal professore Yuji Ohya dell’Università di Kyushu (Giappone), queste turbine off-shore ricordano gli esagoni degli alveari. Il nome sottolinea la loro capacità di moltiplicare la potenza del vento, come una lente, appunto. Sono state presentate per la prima votla quest’anno al Yokohama Renewable Energy International Exhibition 2010.

  • Pro: ottimo design, basso costo, elevata produzione di energia elettrica.
  • Contro: l’intensità e la direzione del vento devono essere pressoché costanti.

4) Aerogeneratori:

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sviluppati da una società scozzese di nome WindPower, somigliano a dei giganteschi rotori a V. La struttura, alta 144 metri, dovrebbe essere montata in mare aperto, generando più di 9 MW di elettricità grazie al movimento intorno all’asse verticale dei due “bracci”.

  • Pro: possibilità di sfruttare il vento da qualsiasi direzione, ottimo design.
  • Contro: il peso della struttura combinato alla forza centrifuga del movimento potrebbro creare seri problemi alla stabilità degli aerogeneratori.

5) Vibro-Wind Setup:

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i ricercatori del Vibro-Wind Research Group hanno sviluppato un innovativo metodo per la produzione di energia eolica a basso costo. In pratica, si tratta di “pannelli eolici”, simili nell’aspetto ai più comuni pannelli solari, che riescono a convertire in elettricità anche il più tenue soffio di vento, grazie a sensori che, come suggerisce il nome, si attivano vibrando.

  • Pro: spazio di installazione ridotto, costi bassissimi.
  • Contro: ancora in fase di perfezionamento.

Insomma: non c’è che l’imbarazzo della scelta!

Roberto Zambon

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