Moda sostenibile: a Fa’ la cosa giusta spazio anche al critical fashion

A Fa' la cosa giusta è di casa anche il Critical Fashion: moda etica, creazioni di design laboratori per trasformare materiale di riciclo in abiti e accessori

Si avvicina l’appuntamento con Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili e il suo programma è un continuum di sorprese: non solo alimentazione biologica, abitare green, giochi e proposte sostenibili per l’infanzia, prodotti equo e progetti delle associazioni e cooperative non profit, ma anche moda sostenibile e critical fashion e mille laboratori creativi in tema.

Torna, infatti, anche per questa edizione la vetrina tutta dedicata alla moda etica e sostenibile, dove i visitatori potranno trovare proposte originali e creative di accessori moda, abbigliamento e design.

Tra le novità 2015 Teddy Produzioni propone oggetti per la casa (dalle lampade agli orologi da parete alle tovagliette da colazione), creati con materiali destinati a diventare spazzatura come le scatolette del tonno, le pentole da cucina e le cassette della frutta, da cui nasce la creativa collezione “Evviva la frutta”. Gusto vintage e tessuti provenienti da stock aziendali si fondono nell’estrosa collezione, composta da pezzi unici, di abiti e accessori di Come le ciliegie, mentre Ekrù presenta abiti e biancheria per la casa realizzati con lino, canapa e ramiè, tessuti adatti sopratutto per il grande caldo.

laboratorio-Critical-Fashion

Pois, righe, strisce di colore, quadretti e tinte unite sono le caratteristiche principali degli abiti fatti a mano per donne e bambini confezionati dal laboratorio Le Righe, mentre Made for change propone capi artigianali ed ecologici puntando su materie prime 100% made in Italy. Anche I AM BAMBÙ utilizza tessuti naturali, lavorati artigianalmente per creare maglieria di lusso adatta ad ogni tipo di pelle.

I visitatori potranno trovare inoltre gli sperimentali gioielli di Artedì, realizzati con materiali riutilizzati come dvd, camere d’aria e vecchi orologi, i bijoux fatti a mano con materiale recuperato di Èclo, e ancora gli eco-monili dalle linee essenziali, realizzati con pietre, argento e rame riciclato e persino… corno di cervo (materiale di recupero raccolto nei boschi) di Pasa Gioielli.

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E all’interno dell’area dedicata alla moda sostenibile, ci sono anche proposte che coniugano design e sostegno a progetti sociali come l’associazione Watinoma, che proporrà vestiti e accessori etnici lavorati da artigiani che applicano tecniche tradizionali di tintura e decorazione dei tessuti con design moderno. Il ricavato di queste vendite, insieme anche a quello degli altri progetti, sostiene le attività per l’infanzia all’interno del dipartimento del Koubri, in Burkina Faso.

E se non usiamo più alcuni dei nostri vestiti? Ecco l’Atelier aQsSì, che offrirà soluzioni originali e semplici per dare nuova vita a capi che non indossiamo più!

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Be Handy e ComunicareinEco condurranno un laboratorio creativo per costruire un “WineBike“, portavino da bici, utilissimo per trasportare una bottiglia, anche a bordo di una due ruote, da portare ad esempio quando si è ospiti a cena. Una creazione sostenibile, realizzata con scarti industriali a km 0: teloni di camion e pvc di affissioni pubblicitarie. Il viaggio nel design “sostenibile in tutti i sensi” proseguirà alla scoperta di YouBag, la borsa per tutti, progettata per essere adatta ad ogni esigenza di trasporto e ad ogni eventuale difficoltà di movimento o disabilità. Una borsa di eco-design, attento all’accessibilità e alla mobilità sostenibile, agli animali e all’ambiente, perché realizzata con pvc recuperato.

Germana Carillo

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