Qualità della vita 2018: ecco tutte le città dove si vive meglio. La prima posizione vi sorprenderà!

Secondo la classifica redatta da Il Sole 24 Ore, la provincia di Milano si piazza ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere.

Secondo Il Sole 24 Ore la provincia di Milano la più vivibile. All’ultimo posto, per la quarta volta in 29 edizioni, c’è Vibo Valentia

Secondo la tradizionale classifica redatta da Il Sole 24 Ore, giunta quest’anno alla 29esima edizione, la provincia di Milano le batte tutte, piazzandosi ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere.

Un primato inedito, quello del capoluogo meneghino, seguito da Bolzano e da Aosta, in discesa di un posto rispetto allo scorso anno. Fanalino di coda rimane Vibo Valentia, preceduta da numerose province del sud Italia.

Roma sale di tre posizioni, passando dal 24esimo al 21esimo posto. Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni e migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni.

Qualità della vita 2018, la graduatoria

Qualità della vita de Il Sole fotografa le città italiane in base a 42 indicatori di benessere suddivisi in sei macro-aree. I dati rappresentano il benessere come fenomeno economico-sociale che riguarda più dimensioni, per questo ogni provincia, indipendentemente dal risultato finale, ottiene spesso piazzamenti diversi a seconda delle aree tematiche considerate.

  • “Ricchezza e consumi”
  • ”Affari e lavoro”
  • “Ambiente e servizi”
  • “Demografia e società”
  • “Giustizia e sicurezza”
  • “Cultura e tempo libero

tutti riferiti all’anno appena trascorso.

Milano, per esempio, è prima negli indicatori reddituali (prima per depositi in banca pro capite e consumi medi delle famiglie in beni durevoli) e vince l’iCityrate del Forum Pa come migliore smart city; è seconda per prezzo medio di vendita delle case, ma ultima per il costo medio degli affitti. È al terzo posto per tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni (pari al 69,5%), ma è anche tra le città meno sicure del Paese, seconda solo a Napoli per le rapine. È terza, infine, per spesa al botteghino in spettacoli.

Anche le altre province della regione sono tutte in miglioramento, tranne Sondrio e Como. Tra le prime dieci, inoltre, si confermano le province dell’arco alpino: anche quest’anno Bolzano, Aosta, Belluno (la vincitrice 2017) e Trento sono tra le città più vivibili. Più in generale è il Triveneto a popolare le prime trenta posizioni. Solo Venezia e Rovigo rispettivamente al 34° e al 58° posto.

In coda alla classifica spicca Vibo Valentia, in Calabria, ultima per durata media dei processi e con una delle più basse spese dei Comuni per minori, disabili e anziani. Per incontrare una provincia della punta dello Stivale bisogna scendere fino alla 73esima posizione dove si piazza Ragusa. Dopo si trovano le altre siciliane, calabresi, lucane e campane. Quattro province pugliesi – Brindisi, Barletta-Andria-Trani, Taranto e Foggia – vanno a finire tra le ultime dieci. In controtendenza Lecce sale di 12 posizioni al 92° posto e Bari guadagna 9 posizioni. Si piazzano nella parte bassa (-18 posizioni) anche Enna e Crotone.

La classifica area per area

La prima, “Ricchezza e consumi”, è guidata da Milano, che spicca per pil pro capite e per ricchezza, ma è comunque tutto il nord est a trainare la ricchezza dell’Italia con Bolzano, Belluno e Gorizia ad occupare, rispettivamente, le posizioni numero due, tre e quattro in classifica.

In “Affari e lavoro”, invece, è Bolzano la prima classificata, con Ascoli Piceno al secondo posto complessivo e Grosseto che spicca per numero di imprese registrate.

In “Ambiente e servizi” offerti alla popolazione spicca Trieste, mentre in “Giustizia e sicurezza” il primato va alle province di Ferrara e Ravenna, dove ci sono i tribunali più rapidi.

Manco a dirlo, il sud sempre ai margini di una classifica, ma unica categoria da menzionare è “Demografia e società”, con Napoli che è la città metropolitana più giovane d’Italia ed è seconda per tasso di natalità insieme a Catania. Infine, nell’area “Cultura e tempo libero” la prime sono Rimini , Firenze e Roma.

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Germana Carillo

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