Firenze Flowers Show, chiudono farfalle in una teca al sole: alla liberazione nessuna vola, sono tutte morte

Durante un evento, la morte di alcune farfalle rinchiuse in una teca esposta sotto al sole cocente per più di un'ora.

Tenute sotto il sole in una teca di plexiglass, cosicché al momento della liberazione, nessuna farfalla si è alzata in volo. Questo quanto denuncia Patrizia Malizia (e altri lettori) sul gruppo Facebook Insetti e altri artropodi- un fantastico mondo da scoprire.

La vicenda è avvenuta durante il Firenze Flower Show 2020, un evento che si è svolto nel fine settimana al giardino Corsini e che tra esposizioni, laboratori ed altro, prevedeva anche un incontro con l’entomologo Gianumberto Accinelli e annessa liberazione di alcune farfalle.

“Le farfalle erano chiuse in una teca di plexiglass e posizionate sotto il sole dalle ore 15:00, la liberazione era prevista per le 15:30. Alle 15:35 segnalo alla sicurezza che le farfalle sono in sofferenza, smuovono un po’ la teca ed inizia la conferenza. Alle 16:05 alzano la teca: nessuna farfalla si alza in volo, questo lo scempio”, scrive Patrizia Malizia che ha denunciato sui social la vicenda.

Ed effettivamente la foto pubblicata, non lascia molto spazio all’immaginazione. Le farfalle sembrano di fatto morte o quasi. Inevitabile l’indignazione sul web:

“Liberare farfalle ad eventi/matrimoni/comunioni/puttanate varie è da idioti, non finirò mai di dirlo”, scrive un utente. E tanti altri condividono il pensiero:

farfalle

@Facebook

 

La replica del Firenze Flower Show

Abbiamo contattato gli organizzatori del Firenze Flower Show 2020 per chiedere spiegazioni, ed ecco la loro replica:

“Accanto ai corsi, molto frequentati, si promuove da diversi anni in collaborazione con uno il main sponsor, il lancio delle farfalle. L’evento ha l’obiettivo di sostenere il ripopolamento dell’ambiente con specie autoctone di lepidotteri spesso decimati dall’impiego di prodotti per la disinfestazione, contenenti sostanze nocive non solo per i parassiti e gli insetti che producono danni
alle piante. Una finalità divulgativa e informativa perseguita per conoscere meglio l’ambiente, le sue dinamiche e relazioni, nonché il ruolo fondamentale degli insetti nell’ecosistema. Inoltre vengono liberati unicamente individui appartenenti a specie autoctone e migratrici per non inficiare la genetica di farfalle locali e stanziali.

L’evento è gestito con la consulenza e la partecipazione di esperti come il Prof. Gianumberto Accinelli, dottore di ricerca in entomologia applicata presso l’Università di Bologna, che nell’occasione tiene una breve lezione di entomologia. Da dieci anni viene riproposto in diversi contesti con le stesse modalità e procedure senza che si siano mai verificati problemi. Lo abbiamo riproposto per i risultati positivi riscontrati sia nell’ambiente che nelle persone che hanno avuto la possibilità di assistervi, come confermato dallo stesso Prof. Accinelli.
Il lancio delle farfalle segue tutti i criteri del benessere animale. Le farfalle viaggiano al fresco all’interno di comode e capienti scatole. Le farfalle, prima dell’evento, vengono posizionate in una ampia scatola di plexiglass, costruita appositamente a loro misura, provvista di larghe fessure per l’aria e nella quale hanno a disposizioni delle piante fiorite per la loro alimentazione.

L’evento è stato riproposto a Firenze domenica scorsa con le stesse modalità e le stesse procedure di sempre. Ma è accaduto qualcosa che ci ha lasciato sconcertati. Noi per primi ne siamo molto dispiaciuti e provati. Ci siamo interrogati sulle possibili cause rivolgendoci proprio al prof. Accinelli a cui abbiamo chiesto una valutazione e spiegazione dell’accaduto e che egli ha individuato in una intossicazione da pesticida.

Probabilmente una delle piante introdotte nella teca a scopi alimentari pochi minuti prima dell’evento ( si suppone un rametto di alloro) era presumibilmente contaminato da insetticidi a largo spettro di azione, di quelli utilizzati come adulticidi per le zanzare. Queste sostanze uccidono tutti gli insetti, farfalle comprese e molto spesso vengo usati impropriamente e in quantità eccessive.
Il Professor Accinelli esclude l’ipotesi dell’eccessivo calore all’interno della teca, sostenuta da diversi frequentatori della rete che hanno divulgato commenti e valutazioni nelle ultime ore, senza indicare fonti attendibili e autorevoli a supporto della loro tesi.

“Le farfalle amano le alte temperature” afferma il Prof. Accinelli, “ come evidenziato da diversi studi scientifici e come pubblicato dall’importante rivista Natural History: “la temperatura toracica media di 50 specie di farfalle durante l’attività normale è di 35 gradi centigradi, e in varie specie va da 28 a 41 gradi centigradi”. In altre parole: le farfalle mantengono la temperatura media corporea entro un raggio operativo simile a quello dei mammiferi e degli uccelli (32-40°C)”.

Respingiamo le accuse di leggerezza, di incuria, di imperizia mosse dai detrattori che in queste ore hanno diffuso messaggi non supportati da argomentazioni competenti. E respingiamo le accuse di vessazione e di  azioni omicide verso altre specie animali. Il nostro scopo rimane quello di perseguire, in coerenza con la natura e lo spirito della manifestazione, obiettivi esattamente contrari a quelli ipotizzati dai commentatori su citati, come del resto la decennale esperienza della manifestazione dimostra”.

Fonte: Patrizia Malizia/Facebook

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