L’emozionante ecografia di un beluga (che purtroppo nascerà in cattività, come la sua mamma)

Il parco SeaWorld ha pubblicato un video emozionante dell'ecografia di un beluga. Peccato che il cucciolo nascerà in cattività proprio come la madre.

Il parco acquatico SeaWorld San Antonio (Texas) ha mostrato un’emozionante video di un’ecografia in cui si vede il feto di un beluga nel grembo materno. Nel filmato si vedono in maniera molto nitida la testa, gli occhi e la bocca del cucciolo che dovrebbe nascere nei prossimi mesi.

Immagini davvero bellissime, diventate virali in poco tempo. Peccato, però, che il piccolo beluga non nascerà nell’oceano, ma in un acquario, proprio come la mamma di nome Luna che non ha mai conosciuto la libertà, essendo nata 20 anni fa nel parco SeaWorld. Qui gli animali vengono addestrati non solo per far divertire i visitatori ma anche a stare fermi durante le visite mediche.

“Grazie a questa formazione specializzata, le balene beluga hanno imparato a riposare comodamente e a stare ferme in modo che possano essere esaminate dai nostri veterinari” spiega lo staff del parco acquatico nel post su Facebook.  “Questo ha recentemente consentito al team veterinario di visualizzare un’ecografia incredibilmente chiara di un feto di balena beluga nell’utero!”

Luna ha dato alla luce il suo primo cucciolo di nome Atla nel 2010, nato attraverso l’inseminazione artificiale. Ma la balena ha rifiutato il piccolo, che è stato allevato dallo staff del SeaWord. Tre anni dopo, Luna ha partorito un altro figlio, Samson, che ha accettato e cresciuto.

Luna-beluga

Il filmato del piccolo beluga in arrivo è davvero dolcissimo, ma se si amano davvero gli animali non si può gioire dell’ennesima nascita che avverrà in cattività. I beluga, conosciuti anche col nome di balene bianche, sono mammiferi molto intelligenti e possono vivere fino a 50 anni. La gestazione di queste magnifiche creature dura dai 14 ai 16 mesi. Per via della loro spiccata socialità e colorazione unica, i beluga rientrano tra i mammiferi marini che più di tutti finiscono per essere prigionieri in parchi acquatici come il SeaWorld.

Sfruttati, costretti ad esibirsi in ridicoli spettacoli e a vivere in vasche poco spaziose, questi animali conducono un’esistenza molto triste e potrebbero vivere molto più a lungo nel loro habitat naturale. Ancora oggi troppa gente contribuisce alle sofferenze di creature come i beluga e i delfini. Molto spesso non si pensa che acquistare un biglietto d’ingresso ad un parco marino significa promuovere lo sfruttamento di animali altamente intelligenti e contribuire alla loro morte precoce.

Fonte: SeaWorld

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