In UK Burger King e McDonald’s rinunciano ai giochi di plastica gratuiti per bambini: servirà da esempio?

Burger King ha rinunciato ai gadget in plastica da regalare ai bambini e presto potrebbe farlo anche McDonald's: che sia un esempio per altre aziende?

Circa un anno fa due sorelline inglesi di 7 e 9 anni hanno lanciato una petizione online per chiedere alle catene di fast food di eliminare i giocattoli di plastica dati in regalo con i pasti destinati ai bambini.

“Ci piace andare a mangiare da Burger King e da McDonald’s, ma i bambini giocano con i giocattoli di plastica che ci regalano solo per alcuni minuti prima di gettarli via e danneggiare gli animali e inquinare il mare. Vogliamo che tutto ciò che ci danno sia sostenibile in modo da poter proteggere il pianeta per noi e per le generazioni future” scrivevano le piccole Ella e Caitlin all’epoca, per spiegare le loro ragioni.

La petizione delle due bambine ha raccolto più di 500mila firme e oggi Burger King ha finalmente preso posizione in merito. Il fast food ha infatti deciso di eliminare i giocattoli di plastica distribuiti gratuitamente ai bambini.

Lo ha annunciato con un video su Twitter pochi giorni fa e, per il momento, la decisione riguarda solo i ristoranti del Regno Unito.

La nota catena di fast food ha inoltre invitato le famiglie a riconsegnare i vecchi gadget regalati dal ristorante e inutilizzati, così che possano essere riciclati per costruire aree giochi.

In risposta all’iniziativa di Burger King, il concorrente McDonald’s ha fatto sapere che nei prossimi mesi offrirà un’alternativa al solito gioco di plastica contenuto negli Happy Meal: le famiglie potranno scegliere di sostituire il giocattolo con una confezione di frutta o con un libro.

Un’operazione di marketing quella di rinunciare ai gadget di plastica che però fa bene all’ambiente e che dovrebbe essere adottata anche da tutte le altre aziende.

Sono infatti molti i brand che regalano piccoli oggetti in plastica colorata per poter vendere qualunque cosa ai più piccoli investendo pochissimo: giochi economici e durevoli, destinati a finire nella spazzatura e a inquinare oceani, suolo e aria per molto tempo.

I giocattoli offerti nelle riviste per bambini o negli ovetti di cioccolato rappresentano un grave problema per l’ambiente perché oltre a intasare le discariche e gli oceani, spesso non sono costruiti con materiali totalmente riciclabili.

Inoltre, quando vengono smaltiti nella raccolta della plastica, precludono la possibilità di riciclare anche altri rifiuti in plastica poiché essendo oggetti molto piccoli è praticamente impossibile selezionarli e dividerli dal resto dei rifiuti.
Spesso poi questi giocattoli causano anche il blocco dei macchinari di selezione e smaltimento, proprio a causa delle loro piccole dimensioni.

Tutte le aziende dovrebbero quindi trovare soluzioni più sostenibili per attirare i clienti più giovani.
In alternativa sarebbe auspicabile che fossero i governi a vietare la distribuzione di questi inutili e dannosi gadget, per salvaguardare il Pianeta e il futuro delle nuove generazioni.

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Tatiana Maselli

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