Agenzia per la sicurezza nucleare: bocciato il candidato della Prestigiacomo

L'Agenzia per la sicurezza nucleare ancora non esiste e già nascono i primi problemi. Proprio ieri infatti le Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, chiamati ad esprimersi sui vertici dell'ente designati, hanno bocciato Michele Corradino, il capo di gabinetto del Ministero per l'Ambiente, designato commissario della futura Agenzia proprio da Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente.

L’Agenzia per la sicurezza nucleare ancora non esiste e già nascono i primi problemi. Proprio ieri infatti le Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera, chiamati ad esprimersi sui , hanno bocciato Michele Corradino, il capo di gabinetto del Ministero per l’Ambiente, designato commissario della futura Agenzia proprio da Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente.

Un evento che segna non solo un clima di sfiducia nei confronti della Prestigiacomo, ma soprattutto un ulteriore ritardo nella creazione dell’agenzia nucleare e nel lungo cammino – già puntellato da ritardi e problemi – verso la realizzazione di un nuovo progetto nucleare in Italia.
Ma non è tutto, perché in realtà la bocciatura incassata dalla Prestigiacomo è doppia: la prima sconfitta infatti è arrivata già mercoledì pomeriggio, quando Corradino ha ricevuto il primo no, con 37 voti a favore e 41 contrari. Poi, dietro le pressioni del ministro dell’Ambiente, che ha evidenziato presunte irregolarità, il voto si è ripetuto, ma questa volta i contrari sono stati 49.

Insomma, oltre il danno la beffa! In compenso però sono stati accettati i nomi degli altri quattro membri della stessa Agenzia: il presidente, l’oncologo Umberto Veronesi, gli esperti di tecnologia nucleare Marco Ricotti e Maurizio Cumo, il magistrato Stefano Dambruoso.

Il voto odierno avrà l’unico effetto di ritardare la costituzione dell’Agenzia” – ha subito precisato la Prestigiacomo, sottolineando che il lavoro e la formazione dell’agenzia sul nucleare – “non è in discussione e proseguirà con la stessa determinazione”.

La bocciatura della nomina del capo di gabinetto del ministero dell’Ambiente all’Agenzia in realtà – spiega Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi – è una bocciatura dell’intero programma atomico del governo che aveva visto l’azione sempre più determinante del dicastero guidato dalla Prestigiacomo

Secondo Mauro Libè, invece: “la maggioranza ha dimostrato ancora una volta di essere profondamente divisa, se non del tutto inesistente“.

Dello stesso avviso alcuni rappresentanti del PD, che hanno aggiunto: “Chiederemmo le sue dimissioni se non fossimo certi che fra pochi giorni se ne andrà a casa insieme a tutto il suo governo”.

Verdiana Amorosi

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