Referendum nucleare: il via libera della Consulta. E ora il 12/13 giugno tutti alle urne

La Consulta ha detto ancora sì. Il questito, così come è stato esposto dalla Cassazione, sarà alle urne

Ancora un sì per il referendum sul nucleare. Anche la Consulta, riunitasi questa mattina ha approvato il quesito sul nucleare, riformulato dopo la decisione della Cassazione di ammetterlo alle prossime elezioni. Il governo, non contento del via libera dei Giudici ha tentato l’ultima strada, ma alla fine, com’è stato fino ad ora, ha vinto il referendum sul nucleare.

Ora non ci resta che andare tutti a votare per raggiungere il quorum del 50% più uno. Esulta il Comitato Vota Sì per fermare il nucleare: “Dalla Consulta arriva l’ennesimo e definitivo stop alle pretese di un governo che con una mano lascia libertà di voto e con l’altra cerca con ogni mezzo di sabotare il referendum. Ora la parola passa ai cittadini”.

Tocca a noi, adesso, questo weekend, decidere la sorte del futuro energetico del nostro paese, insieme a quello dell’acqua e al legittimo impedimento.

Dopo i dubbi strumentali avanzati dai nuclearisti sul nuovo quesito – afferma il Comitato – oggi si compie un altro decisivo passo verso il quorum: adesso pretendiamo che l’informazione pubblica e quella privata facciano sapere ai cittadini che domenica e lunedì, coi quesiti su acqua e nucleare, si decide della loro sicurezza e del loro futuro”.

Gioia anche da parte del WWF Italia, che tramite il suo presidente, Stefano Leoni, esprime così la propria soddisfazione: “La Consulta, confermando la decisione della Cassazione sul quesito nucleare, ha messo fine ai tentativi del Governo e in Parlamento che avevano il solo scopo di eludere le garanzie costituzionali a tutela del referendum, quale tipico mezzo per esercitare la sovranità popolare. Dinanzi a questo tentativo la Corte Costituzionale ha detto no, ora votiamo SI”.

Intanto, chi vorrà domani potrà partecipare alla 17.30 alla la manifestazione podistica “IL 12 E 13 GIUGNO IO CORRO A VOTARE SI’” che partirà dalla sede nazionale del WWF a Roma, via Po 25/c, e che toccherà Palazzo Chigi, Montecitorio, Palazzo Madama e il Quirinale.

Continua il WWF: “Con la decisione di oggi si chiude finalmente una lunga battaglia legale, iniziata in Corte di Cassazione e conclusasi oggi con la definitiva decisione della Consulta”.

Non poteva mancare la risposta di Alfonso Fimiani, Presidente dei Circoli dell’Ambiente e Portavoce dei Comitati dell’Astensione, che in merito alla decisione della Consulta ha detto: “La decisione della Consulta, che ha deciso di confermare il quesito referendario completamente stravolto dalla Cassazione, non ci sorprende affatto: non ci potevamo aspettare nulla di diverso dopo aver letto le dichiarazioni del neo Presidente, che di fatto anticipavano la decisione”. “Non posso che essere amareggiato – continua Fimiani -, viene evidenziata ancora una volta la sussistenza di un conflitto tra poteri che mortifica le teorie di Grozio e Montesquieu, alla base del moderno Stato di Diritto. Di fatto, sono state raccolte le firme per un quesito, così come previsto dalla Costituzione, ma la Cassazione ha deciso di far votare su norme che non erano state sottoposte ai firmatari: chi dà la certezza ai giudici che tutti i firmatari avrebbero sottoscritto la richiesta di abrogazione di queste nuove disposizioni?”.

Ma se per due volte i Giudici volte hanno ritenuto idoneo al voto il testo del quesito, un motivo ci sarà, non credete?

Francesca Mancuso

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