Ci state rubando il futuro: Greta, la 15enne che ha zittito i leader mondiali alla Cop24 (VIDEO)

“Ci state rubando il futuro”. Ha le idee chiare Greta Thunberg che, a soli 15 anni, è salita sul palco della Cop24 e si è scagliata contro i leader mondiali di quasi 200 paesi. La conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento di Katowice in Polonia è stata un fallimento. “A me interessa salvare il Pianeta”.

“Ci state rubando il futuro”. Ha le idee chiare Greta Thunberg che, a soli 15 anni, è salita sul palco della Cop24 e si è scagliata contro i leader mondiali di quasi 200 paesi. La conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento di Katowice in Polonia è stata un fallimento. “A me interessa salvare il Pianeta”.

“Mi chiamo Greta Thunberg. Ho 15 anni. Vengo dalla Svezia. Parlo a nome di Climate Justice Now. Molte persone dicono che la Svezia è solo un piccolo paese e non importa quello che facciamo. Ma ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza”, si presenta così davanti ai leader del mondo, la ragazzina indicata dal Timenella lista delle teenager più influenti al mondo del 2018.

Attivista per l’ambiente, tenace, combattiva e senza paura di dire ciò che pensa.

“E se alcuni bambini in tutto il mondo ce la fanno anche quando gli viene negato l’accesso alla scuola, allora immaginate cosa potremmo fare tutti insieme se solo lo volessimo davvero. Ma per farlo, dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto possa essere scomodo”, dice Greta.

Si è seduta accanto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres e ha invitato il mondo intero “a rendersi conto che i nostri leader politici ci hanno deluso, perché siamo di fronte a una minaccia esistenziale e non c’è tempo per continuare su questa strada folle”.

“Poiché i nostri leader si comportano come bambini, dovremo assumerci le responsabilità che avrebbero dovuto assumersi loro da tempo”, spiega durante il suo discorso e ancora: “Non siamo venuti qui per chiedere ai leader mondiali di prendersi cura del nostro futuro. Ci hanno ignorato in passato e ci ignoreranno di nuovo. Siamo venuti qui per fargli sapere che il cambiamento sta arrivando, che la cosa gli piaccia o no. La gente sarà all’altezza della sfida”.

E ancora:

“Mentre il mondo consuma circa 100 milioni di barili di petrolio al giorno, non ci sono politiche per cambiare questa situazione. Non ci sono politiche per tenere quel petrolio nel terreno. Quindi non possiamo più salvare il mondo giocando secondo le regole, perché le regole vanno cambiate”.

Greta è già conosciuta a livello internazionale per gli scioperi climatici settimanali fuori dal parlamento svedese. Dopo l’estate svedese più calda della storia, salta la scuola una volta a settimana per parlare con i politici dei cambiamenti climatici.

Il video del suo intervento:

Ecco uno stralcio del suo lungo discorso:

“Parlate solo di andare avanti con le stesse cattive idee capitaliste che ci hanno portato in questo casino, anche quando l’unica cosa sensata da fare è tirare il freno di emergenza. Non siete abbastanza maturo per dire la verità? Ci lasciate anche questo di peso.

Ma non mi interessa essere popolare. Mi interessa la giustizia climatica e salvare il pianeta. La nostra civiltà viene sacrificata per l’opportunità di un numero molto ridotto di persone di continuare a fare enormi somme di denaro.

La nostra biosfera viene sacrificata in modo che i ricchi di paesi come il mio possano vivere nel lusso. Sono le sofferenze dei molti che pagano per i lussi di pochi. Nel 2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto nulla mentre c’era ancora tempo per agire.

Dite di amare i tuoi figli sopra ogni altra cosa, eppure state rubando il loro futuro davanti ai loro stessi occhi. Finché non inizierete a concentrarti su ciò che deve essere fatto piuttosto che su ciò che è politicamente possibile, non c’è speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come una crisi. Dobbiamo mantenere i combustibili fossili nel terreno e dobbiamo concentrarci sull’equità. E se le soluzioni all’interno del sistema sono così impossibili da trovare, forse dovremmo cambiare il sistema stesso.

Non siamo venuti qui per chiedere assistenza ai leader mondiali. Ci avete ignorato in passato e ci ignorerete di nuovo. Abbiamo finito le scuse e stiamo finendo il tempo. Siamo venuti qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene alle persone che si ribellano. Grazie”.

Un tenacia che ricorda tanto quella di Julia Hill conosciuta come “Butterfly” Hill, un’attivista ambientalista di fama mondiale, che cerca di unire individui, organizzazioni e comunità per creare soluzioni ambientali e sociali nel rispetto di ogni forma di vita. La sua prima impresa era stata quella di rimanere per 738 giorni, sopra una sequoia per impedirne il taglio.

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