Matrimonio stostenibile: la collezione 2010/2011 di abiti da sposa equosolidali “Orlo del Mondo”

Se avete appena deciso di sposarvi e siete in pieno delirio da abito bianco, a Milano c’è un appuntamento che non potete perdere. Ma anche se il matrimonio non è tra i vostri piani, però amate le cose belle e le persone che lavorano con cura, c’è un appuntamento che non potete perdere. Sabato 24 settembre l’Associazione Cose dell’Altro Mondo festeggia i suoi 15 anni di attività e inaugura il suo nuovo showroom presentando la collezione sposa 2010/2011.

Se avete appena deciso di sposarvi e siete in pieno delirio da abito bianco, a Milano c’è un appuntamento che non potete perdere. Ma anche se il matrimonio non è tra i vostri piani, però amate le cose belle e le persone che lavorano con cura, c’è un appuntamento che non potete perdere. Sabato 25 settembre l’Associazione Cose dellAltro Mondo festeggia i suoi 15 anni di attività e inaugura il suo nuovo showroom presentando la collezione sposa 2010/2011.

L’appuntamento è in Ripa di Porta Ticinese 47, dalle 16 alle 20. Sarà possibile visitare lo showroom recentemente rinnovato, conoscere le creatrici del marchio Orlo del mondo, Anna e Fabiana, e curiosare tra le proposte di bomboniere, partecipazioni e (naturalmente!) abiti da sogno, tutti prodotti nel pieno rispetto dei principi dell’equità e della solidarietà sociale.

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Cose dell’altro mondo è il nome dell’associazione per la promozione del commercio equo e solidale nata a Milano nel 1995. Un periodo in cui la concezione di acquisto critico e responsabile non era ancora molto diffusa tra i consumatori. “All’epoca era necessario spiegare ai clienti la differenza tra un pacchetto di caffé acquistato in bottega e quello comprato al supermercato”, raccontano Anna e Fabiana sul loro sito, descrivendo la loro esperienza. Un percorso lungo, fatto di relazioni con i produttori e di fiducia con i consumatori, che è culminato nel 2004 con la decisione di tentare la strada della produzione diretta, scegliendo come settore proprio uno dei più complessi e (per allora) inesplorati.

È così che nasce l’Orlo del mondo, il primo marchio di abbigliamento creato nel rispetto dei principi del fair trade. Le prime collezioni, dal taglio orientaleggiante e dai colori cangianti, tutte in tessuti naturali (cotone, canapa, seta), si guadagnano l’attenzione delle consumatrici critiche alla ricerca di una moda sostenibile ma anche bella. Una conquista che solo oggi comincia ad essere acquisita, come dimostra l’attenzione dedicata ormai ovunque alla moda critica.

Ma quando arrivano i matrimoni e gli abiti da sposa, vi chiederete? Ci siamo quasi, perché mentre l’Orlo del mondo muoveva i suoi primi passi passi, l’associazione Cose dell’altro mondo aveva già cominciato a specializzare l’offerta della bottega orientandosi verso bomboniere, partecipazioni, catering e liste di nozze. Una “vocazione” vera e propria, insomma, che con il passare degli anni non poteva che incontrare la produzione di moda, dando vita così alla prima collezione di abiti da sposa equo-solidali in Italia.

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L’anno è il 2008 e la produzione è rigorosamente “made in dignity”: rispetto per i produttori, equità e trasparenza nella gestione del lavoro e del prezzo finale sono le basi della filosofia dell’Associazione. Gli abiti da sposa vengono realizzati da CRC, Craft Resource Center, un’organizzazione di Calcutta che coordina numerosi gruppi di artigiani in tutta l’India con l’obiettivo di limitare lo sfruttamento della manodopera e valorizzare l’artigianato locale.

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Guardate con i vostri occhi se non ne vale la pena: ogni abito è un pezzo unico, realizzato prevalentemente con seta tessuta a mano al telaio e impreziosita da dettagli e ricami artigianali che danno a ciascun pezzo un carattere proprio. I modelli vengono creati in Italia da Cose dell’Altro Mondo, mentre la realizzazione è completamente affidata agli artigiani di CRC.

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La collezione 2010, che verrà presentata domani, è all’insegna del color avorio, una scelta più classica rispetto alle tinte verde pallido e rosa antico che avevano caratterizzato la precendente. I capi sono realizzati in voile di seta e in Gayatri Silk (seta di alta qualità tessuta a mano al telaio): oltre alle gonne, i top e gli abiti, arrivano in catalogo anche mantelle arrotondate, giacche lunghe e pashmine autentiche, per le spose delle stagioni più fredde.

Il 2010 è anche l’anno in cui l’Associazione Cose dell’Altro Mondo ha deciso di accorpare le sue differenti attività, ormai sempre più orientate verso i servizi “wedding”. Il successo delle linee da sposa, infatti, ha motivato l’Associazione a concentrare tutte le sue attenzioni sulle “nozze sostenibili”, dall’abito alle partecipazioni, dalle bomboniere al catering: un pacchetto completo di prodotti e servizi che, a partire dal 25 settembre, sarà a vostra disposizione nel nuovo showroom di Ripa di Porta Ticinese.

Maura Tomei

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