L’Oréal, ecco il decalogo del parrucchiere “Nature”

Lanciata martedì la nuova linea di prodotti sostenibili di L'Oréal, che fornisce anche un decalogo per gli ecoparrucchieri

Degli eco-parrucchieri e delle buone regole a cui attenersi per essere degni di tale  definizione, vi avevamo già parlato qualche tempo fa, ma la sostenibilità sembra proprio cominciare ad andare a braccetto anche con i professionisti delle acconciature.

E così anche la L’Oréal, in collaborazione con Federparchi,  rinnova per il secondo anno il suo programma volto a promuovere oltre all’utilizzo di prodotti naturali, anche il risparmio energetico e il valore del riciclo all’interno dei suoi 105 Saloni Nature sparsi per l’Italia.

Sono parrucchieri che utilizzano la nuova linea di trattamenti “Serie Nature” di L’Oreal Professional pensata per ridurre al minimo le componenti chimiche, a vantaggio di quelle naturali. Addio a solfati, siliconi e tensio-attivi cationici, elementi per la quale anche Greenpeace aveva “bacchettato” la Casa di cosmetici francese che, invece, in questa linea di prodotti pone l’attenzione anche sull’utilizzo di materie prime riciclabili e sullo sviluppo di imballaggi ecologici, riducendo così l’impatto ambientale legato all’intero ciclo di produzione.

Un eco-parrucchiere “Nature” però, non si limita al solo utilizzo di cosmetici eco, ma abbraccia una vera e propria filosofia di lavoro volta al risparmio dell’acqua, dell’energia e ad una maggiore attenzione al riciclo.

Ed ecco le 10 Buone Pratiche che i “Saloni Nature” dovranno seguire per essere degni di questa definizione:

1. Chiudere il rubinetto dell’acqua mentre si insaponano i capelli
Si stima che con una media di 20 clienti al giorno, nell’arco di un anno il consumo d’acqua è di circa 540 mila litri. L’uso di un rompigetto ne potrebbe far risparmiare i due terzi.

2. Fare attenzione all’efficienza energetica quando si acquistano nuovi strumenti di lavoro
Vanno preferiti quelli efficienti di classe A+, in grado di garantire un risparmio di ben 380 kWh, pari ad una riduzione di 240 Kg di CO2 l’anno e sempre quelli a potenza regolabile

3. Spegnere phon, piastre e caschi quando non si utilizzano
Spegnendolo questi attrezzi negli intervalli si può accumulare un risparmio fino a 6 kWh (su una media di 20 clienti al giorno); in un mese sono 240 kWh e fino al 40% in un anno (2400 kWh – 456 euro e 1500 Kg di CO2).

4. Utilizzare lampadine a basso consumo energetico
Utilizzare lampadine a basso consumo (fluorescenti compatte) comporta un risparmio fino all’80% dell’energia per l’illuminazione.

5. Utilizzare borse per la spesa in tessuto o in carta
Utilizzare sempre borse in tela o comunque buste di carta che possono essere riciclate.

6. Controllate la climatizzazione del salone
Spegnendo il proprio condizionatore per 4 ore al giorno per 4 mesi l’anno si risparmia fino al 50%, cioè in media 480 kWh. Nei mesi invernali, i phon e gli altri dispositivi che generano calore, non bastano a riscaldare l’ambiente?

7. Raccolta differenziata
La raccolta differenziata permette di ridurre i rifiuti dispersi nell’ambiente e il loro razionale riuso.

8. Pulizia ecologica
Per la pulizia del salone preferire i detersivi ecologici o quelli che prediligono il vuoto a rendere.

9. Preferire la bici
Per piccoli spostamenti spostarsi in bicicletta. Risparmiate in benzina, salute e CO2.

10 . Utilizzate lavaggi in modalità nature
Utilizzare sempre la lavatrice a pieno carico per il lavaggio dei teli in uso nel salone è anche un importante contributo per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Ma al di là del vademecum, L’Oréal si sta impegnando anche su un altro fronte. Per il 2009,  infatti aveva presentato un progetto di compensazione volto a piantare 1.000 alberi all’interno della riserva naturale provinciale Diaccia Botrona, in provincia di Grosseto, all’interno della campagna “Parchi per Kyoto“, promossa da Federparchi, Kyoto Club e Legambiente. Il parco infatti avrà il compito di compensare le emissioni dei primi 105 Saloni Nature per raggiungere i livelli previsti dal Protocollo di Kyoto.

Quanti alberi servono a compensare le emissioni di un salone?  In media da 6 a 30 in base alle dimensioni del negozio. Anche per quest’anno L’Oréal finanzierà la neutralizzazione delle emissioni per ulteriori  nuovi 100 saloni di bellezza, rinnovando il progetto.

Ma anche altri saloni potranno aderire all’iniziativa, donando un euro per ogni cofanetto di prodotti venduto.

La nascita di questi primi 105 Saloni Nature – ha spiegato Chiara Bernardini, capogruppo marketing hair care e styling L’Oréal Professionnel,- è la conferma della bontà del percorso intrapreso, un percorso che continuerà negli anni a venire e si pone un obiettivo ambizioso, che è quello di coinvolgere, entro il 2010, almeno altri 100 ‘Saloni Nature‘”.

Anche il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri si è detto soddisfatto: “È con grande soddisfazione che rinnoviamo la nostra collaborazione per questo progetto, che quest’anno si concentrerà su un territorio molto importante come la Riserva Diaccia Botrona, che è una vera e propria banca della biodiversità, proprio nel 2010 che è l’anno mondiale della Biodiversità“.

Francesca Mancuso

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