Come attaccare correttamente una ventosa? Tutti i trucchi per non farla staccare più

Le ventose sono accessori molto utili, ma spesso accade che si staccano dalla parete: ecco i trucchi per impedire che questo accada

Le ventose sono un oggetto molto pratico e utile per creare un punto di appoggio (magari per uno strofinaccio o un asciugamano) anche dove non c’è – senza fare buchi nel muro, rovinare le piastrelle o utilizzare colla, e avendo la possibilità di staccarla in ogni momento senza lasciare tracce.

Ma come fare per evitare che la ventosa si stacchi dal muro e finisca a terra, portandosi dietro ciò che avrebbe dovuto reggere? Per attaccare correttamente una ventosa al muro c’è bisogno di una tecnica precisa, ed esistono accorgimenti utili che possono portarci al successo.

La superficie giusta

Affinché la ventosa duri attaccata alla parete, dobbiamo installarla su una superficie perfettamente liscia, priva di porosità e di rilievi: solo se la superficie è liscia potremo eliminare le sacche d’aria naturalmente presenti sotto la ventosa e fare in modo che questa resti attaccata alla parete a lungo.

Sì alle piastrelle, come quelle presenti in cucina o in bagno, ma a patto che non presentino una superficie irregolare. Va bene anche la parete, ma deve essere perfettamente stuccata. Infine, anche i vetri di porte e finestre sono un luogo ideale in cui attaccare le nostre ventose.

La pulizia

Prima di attaccare la ventosa, è importante pulirla bene e dedicare qualche momento anche alla pulizia della superficie che la ospiterà.

Per pulire la superficie di attacco (a meno che non sia una parete stuccata) possiamo utilizzare del normale detergente con acqua tiepida e una spugna morbida. Una volta completata la pulizia, asciughiamo con un canovaccio in cotone o microfibra.

Dopo questa prima pulizia, effettuiamo una seconda pulizia utilizzando alcol denaturato e uno strofinaccio: l’alcol creerà le condizioni ideali per attaccare la ventosa.

Per quanto riguarda la ventosa, invece, basterà sciacquarla sotto acqua corrente e agitarla per rimuovere il liquido in eccesso: non serve asciugarla con un panno pulito, perché le piccole goccioline d’acqua sulla sua superficie ci aiuteranno ad attaccarla meglio al muro.

L’attaccatura

A questo punto, siamo pronti per attaccare la nostra ventosa alla parete: appoggiamola sulla superficie e premiamo con decisione e fermezza al centro, avendo cura di eliminare eventuali bolle d’aria tra la ventosa e la superficie.

È il momento di lasciar stare la ventosa e fare in modo che faccia ben presa sulla parete, prima di appesantirla appendendoci oggetti o strofinacci. L’ideale sarebbe far passare uno o due giorni, in modo da permettere a tutta l’aria di fuoriuscire e alle piccole goccioline d’acqua di asciugarsi.

La manutenzione

Dopo il tempo di “assestamento”, la ventosa è pronta per essere utilizzata per il nostro scopo. Tuttavia, di tanto in tanto, suggeriamo di dare un’occhiata all’attaccatura passando il dito attorno ad essa, per vedere se è ancora bene attaccata, e premendo al centro per rimuovere eventuali sacche d’aria.

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