Cucina macrobiotica: due ricette all’insegna del benessere!

Cereali, legumi, verdure di terra e di mare, come le alghe, e frutta sono gli ingredienti fondamentali della cucina macrobiotica, che fa rima con salute, benessere ed equilibrio. Vediamo allora qualche ricetta da realizzare facilmente in casa.

Cereali, legumi, verdure di terra e di mare –  come le alghe – e frutta sono gli ingredienti fondamentali della cucina macrobiotica, che fa rima con salute, benessere ed equilibrio. Ma cosa si intende esattamente con questo termine?

La parola deriva dal greco makros, che significa grande e bios, ovvero vita. La dieta macrobiotica venne formulata dal filosofo giapponese George Ohsawa sulla base di alcune dottrine zen, che vedevano in questo stile alimentare un rimedio insostituibile per curare malattie e allungare la vita.

Oggi naturalmente questa dottrina è stata scremata da tutti i falsi miti e ciò che ne resta sono dei semplici e sani principi per mangiare in modo sano, restare in salute e vivere più a lungo, contribuendo così al benessere fisico e spirituale. Alla base di questa cucina c’è una forte attenzione alla natura e alla combinazione degli ingredienti.
Vediamo allora qualche ricetta da realizzare facilmente in casa.

Panatine di seitan*

Vi  occorrerà:
– un panetto da 600 g di seitan
– 50 g di pangrattato integrale
– sale
– olio di semi biologico da frittura
– farina integrale
– 90 g di kuzu* (è una fecola macrobiotica)
– una pannocchia di mais biologico
– uno scalogno
– prezzemolo
– semi di sesamo

Ecco come si fa

In una ciotola di legno mischiate la farina, un cucchiaino di kuzu, un pizzico di sale e a poco a poco aggiungete dell’acqua tiepida, fino ad ottenere una pastella omogenea piuttosto densa. Mescolatela bene per qualche minuto e lasciatela riposare.

Nel frattempo, lavate la pannocchia e fatela bollire per circa 5 minuti in abbondante acqua con un pizzico di sale, poi scolatela e sgranatela.

A questo punto mondate lo scalogno, fatelo a pezzettini e mettetelo con dell’olio in una casseruola, fatelo appassire a fuoco vivace per qualche minuto, aggiungete quindi il mais e mescolate per qualche minuto.
Versate un cucchiaino di kuzu diluito in mezzo bicchiere d’acqua e fate bollire per altri 5 minuti rimescolando continuamente.

Ora tagliate il seitan a fette spesse circa 5 mm e tuffatele nella pastella, facendo in modo che questa si attacchi bene ad entrambi i lati, poi passatele nel pangrattato integrale.

Mettete abbondante olio da frittura nel wok, o in alternativa in una casseruola capiente, portatelo ad alte temperature e tuffateci le fette di seitan impastellate, aspettate che siano ben dorate, scolatele e adagietele su carta assorbente. Servitele calde accompagnate da mais, prezzemolo e semi di sesamo.

cereali

*Seitan e kuzu: due ingredienti naturali ricchi di proteine
Sebbene i loro nomi ricordino quelli dei personaggi di Guerre Stellari, il seitan e il kuzu sono due ingredienti fondamentali della cucina macrobiotica.
Il primo è un glutine di frumento ottenuto dall’estrazione dell’amido dalla farina, presenta un sapore piuttosto neutro ed è ricco di proteine. Il kuzu invece è una fecola ottenuta dall’amido estratto dalla radice di una leguminosa, è ricco di proteine e viene usato spessissimo per dare consistenza a minestre e salse.

Medaglioni di miglio con semi di sesamo

medaglioni

Ingredienti:
– 400 g di miglio
– 2 cipolle
–  una carota
– 60 g di farina integrale
– 60 g di mandorle
– kuzu
– sale
– olio di sesamo
– olio di semi biologico da frittura
La cottura del miglio

Cereale molto antico, il miglio è un prezioso alimento, perché è simile al frumento ma senza glutine; è quindi adatto anche a coloro che soffrono di celiachia.
Cuocerlo è semplice ma richiede alcuni passaggi importanti.
Una volta lavato e asciugato (tamponatelo con un canovaccio) mettetelo in una casseruola e poi sul fuoco a secco, mescolandolo continuamente, fino a quando non avrà assunto un colore dorato e un profumo gradevole.
A questo punto toglietelo dal fuoco e fatelo raffreddare leggermente, aggiungete a poco a poco un litro d’acqua con un pizzico di sale e mescolate.
Rimettete quindi la casseruola sul fuoco e quando riprende il bollore coprite la  pentola e lasciate bollire per circa mezz’ora.

La salsa alle mandorle

Prendetele le mandorle e sparpagliatele uniformemente sul fondo di una teglia, mettetele in forno per qualche minuto, avendo cura di girarle continuamente, fino a quando non saranno ben dorate e tostate.
Toglietele dalla teglia, pelatele e tagliatele a lamelle sottili; mettetele in una casseruola con un cucchiaino di olio di sesamo.
A questo punto aggiungete un cucchiaino di kuzu diluito in mezzo bicchiere di acqua tiepida, mescolate per 4-5 minuti fino a quando il kuzu non diventerà trasparente e la salsa non sarà densa. Lasciatela riposare in caldo: vi servirà alla fine come condimento per i medaglioni.

Fatto questo, mondate le cipolle e la carota, tritate finemente il tutto e fate appassire le verdure con un cucchiaio di olio di sesamo in una padella coperta per qualche minuto. A questo punto aggiungete il miglio e mescolate ancora.

Poi spegnete il fuoco e versate il tutto in una ciotola di legno; aggiungete un pizzico di sale, la farina e mescolate fino ad ottenere un composto colloso omogeneo.

Con questo impasto formate dei medaglioni alti circa un centimetro e cuoceteli nel wok con un po’ di olio di semi biologico, come fossero degli hamburger. Tirateli con una spatola forata, metteteli su carta assorbente e serviteli accompagnati dalla salsa di mandorle che avete preparato precedentemente.

E come sempre… buon appetito!

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