Muffa: non fare l’errore di sottovalutare la condensa sui vetri, può diventare pericolosa se non la previeni

La condensa sui vetri e sulle mattonelle non è solo una questione estetica, ma può trasformarsi in un serio problema per la nostra salute: vi spieghiamo come prevenirla

La condensa è un problema piuttosto diffuso nelle fredde giornate invernali, che può rappresentare una seria minaccia per la nostra salute se non opportunamente contenuta: alto è il rischio che possa dar vita a muffe pericolose per la salute dei nostri polmoni.

Ma che cos’è la condensa e come possiamo fare per prevenirla? Consideriamo di prendere una bottiglia di vetro piena d’acqua dal frigorifero in una giornata d’estate. La bottiglia, stando per qualche tempo a temperatura ambiente, inizierà a formare delle goccioline d’acqua sulla sua superficie esterna.

Si tratta appunto della condensa, un fenomeno naturale che avviene a causa della forte differenza termica fra la temperatura fredda del frigorifero e quella più calda dell’ambiente domestico. Lo stesso fenomeno può ripresentarsi anche in presenza di un’altra forte escursione termica, durante la stagione invernale – quella fra la temperatura interna del nostro appartamento, riscaldata grazie a stufe o termosifoni, e quella esterna.

Ma la differenza di temperatura non è l’unico fenomeno che favorisce la formazione della condensa: anche il tasso di umidità ambientale gioca un ruolo molto importante nella formazione di queste goccioline d’acqua sui vetri delle nostre finestre o sulle mattonelle.

Ad esempio, quando siamo chiusi in bagno e facciamo una doccia calda, il nostro specchio ma anche le altre superfici (sanitari o mattonelle) si ricopriranno con un velo di acqua: il vapore acqueo caldo proveniente dalla doccia si condensa sulle superfici più fredde dando vita a questo fenomeno passeggero.

Tuttavia, se trascurata e ignorata, la condensa può dare vita a problemi ben più gravi di un semplice appannamento dello specchio. Il problema più evidente e pericoloso è rappresentato dalle macchie di muffa sulle pareti (molto più spesso sul soffitto) che, oltre a essere antiestetiche, sono l’indizio di una pessima qualità dell’aria nell’ambiente.

Leggi anche: Problemi di umidità: tutto quello che c’è da sapere per eliminare le muffe

La condensa, inoltre, può favorire la nascita di muffa all’interno dei mobili e delle librerie, mettendo a repentaglio la salvaguardia dei nostri oggetti – siano essi libri, capi d’abbigliamento, cibo. Insomma, fare attenzione alla condensa è fondamentale: ecco tre consigli per prevenirla.

Corretta ventilazione

Anche se fuori fa molto freddo, ricordiamoci di far areare i nostri locali di tanto in tanto, soprattutto dopo che abbiamo cucinato o fatto la doccia. L’ideale sarebbe aprire tutte le finestre tre o quattro volte al giorno per un quarto d’ora – non di più, per evitare che gli ambienti interni diventino troppo freddi.

Aprire contemporaneamente le finestre in tutta la casa permette un ricambio incrociato d’aria, che ci permetterà di ottenere un risultato più efficace in meno tempo.

Riscaldamento intelligente

Dovremmo riuscire a mantenere la temperatura costante all’interno dell’appartamento, uguale in tutte le stanze. Questo ci permetterà di limitare al minimo la formazione della condensa.

Se nelle diverse stanze della casa abbiamo temperature diverse, magari perché abbiamo i termosifoni spenti e solo il salotto è riscaldato dalla stufa, chiudiamo le porte interne fra i vari ambienti, in modo che l’umidità non fuoriesca nelle altre stanze.

Il bucato sempre fuori

Lo sappiamo: in inverno le temperature rigide e la pioggia impediscono ai nostri vestiti stesi di asciugarsi in tempi brevi. Fin quando è possibile, evitiamo di portare dentro casa i vestiti ancora umidi per farli asciugare con il tepore dei termosifoni.

In questo modo, i vestiti rilasceranno l’umidità che trattengono nell’aria domestica, aumentando l’umidità interna e, quindi, anche la possibilità che si formi la condensa.

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