Plumbago: come coltivare il gelsomino azzurro

Scopriamo il plumbago, pianta esotica dal grande fascino: possiede splendidi fiori azzurri ed è semplice da coltivare.

Il plumbago, anche detto “gelsomino azzurro”, è una pianta appartenente alla famiglia delle Plumbaginaceae, la stessa, tra gli altri, di armeria e ceratostigma.
Nel vasto panorama delle piante ornamentali, il plumbago si distingue per la sua straordinaria bellezza e per la facilità di coltivazione, elementi tra i più considerati nel giardinaggio fai da te.

Il plumbago, che include specie sia cespugliose che rampicanti, è particolarmente amato per i fiori azzurri, le cui infiorescenze a grappolo colpiscono per l’intensità della colorazione.

Una caratteristica interessante di alcune specie di Plumbago è la presenza di peli ghiandolari sui sepali, peli che ricordano i tentacoli delle piante carnivore come la Drosera ed il Drosophyllum, e che hanno funzioni ancora oggetto di studio. Alcuni botanici suggeriscono che aiutino nella dispersione dei semi, mentre altri ipotizzano che proteggano la pianta dagli insetti striscianti, favorendo così l’azione degli impollinatori volanti.

Originario del Sudafrica e naturalmente presente nelle regioni tropicali e subtropicali, il plumbago si adatta bene a diversi climi e terreni, per una semplicità di coltivazione che, come visto in precedenza, lo rende una scelta popolare per giardini e terrazzi.

Varietà di plumbago

Oltre alla specie più comune, detta plumbago auriculata, esistono altre varietà interessanti:

  • Plumbago indica: conosciuta anche come “gelsomino rosso”, produce fiori di un rosso brillante.
  • Plumbago zeylanica: varietà che possiede fiori bianchi ed è anche utilizzata in alcune medicine tradizionali.
  • Plumbago scandens: specie rampicante che si distingue per la sua capacità di coprire rapidamente ampie aree.

Dove posizionare il plumbago

Il plumbago ama il sole, pertanto bisognerà posizionarlo in un luogo soleggiato o parzialmente ombreggiato, preferibilmente dove possa ricevere almeno sei ore di luce solare diretta al giorno.

La pianta si adatta bene al clima mediterraneo e rappresenta una scelta ottimale per i giardini nostrani: la sua crescita rigogliosa e la resistenza alla siccità la rendono una scelta popolare tra i giardinieri.

Durante l’inverno, soprattutto se coltivata in vaso, è consigliabile spostarla in un luogo riparato per proteggerla dal freddo.

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@pixabay

Quale terreno utilizzare per il plumbago

Il plumbago predilige terreni ben drenati e leggermente acidi, anche se tollera suoli argillosi o sabbiosi.

Per una crescita rigogliosa e senza problemi, consigliamo di preparare il terreno con del compost o del letame, in modo da arricchirlo con i giusti nutrienti, e se coltivato in vaso, considerate l’ipotesi di utilizzare un substrato leggero e ben drenato (un mix di torba, sabbia e terriccio universale andrà benissimo), ed assicuratevi che il contenitore abbia adeguati fori di drenaggio per evitare i soliti ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici.

Come irrigare il plumbago

Sebbene il plumbago sia resistente alla siccità, durante la stagione di crescita risulterà fondamentale irrigarlo regolarmente, soprattutto nelle giornate più calde. Mantenete il substrato costantemente umido e fate attenzione a non esagerare, perché il marciume radicale è un nemico sempre in agguato.

Durante i periodi di siccità estrema, assicuratevi che il terreno rimanga umido ma mai eccessivamente bagnato e ricordate che un’irrigazione equilibrata costituisce sempre un’operazione di cruciale importanza, decisiva per garantire una crescita sana ed una fioritura abbondante.

Quando fiorisce il plumbago

Il plumbago regala una spettacolare fioritura dalla primavera all’autunno, con fiori azzurro vivaci che attirano farfalle ed altri insetti impollinatori, utili per favorire la biodiversità.

Coltivare il plumbago in vaso

Per chi vive in città o ha poco spazio, il plumbago si adatta perfettamente anche alla coltivazione in vaso. Scegliete un contenitore grande e profondo con adeguati fori di drenaggio e riempitelo con un substrato leggero e ben drenato, poi posizionate il vaso in un luogo luminoso (che non sia esposto al sole diretto nelle ore più calde). Durante la stagione di crescita, ricordate di fertilizzare la pianta (vedremo più avanti come) e di mantenere il substrato costantemente umido, sempre con la dovuta accortezza.

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Come potare il plumbago

La potatura del plumbago è un’operazione imprescindibile, utile per il mantenimento di una forma compatta e per la sollecitazione di una fioritura generosa.
Gli interventi di potatura dovrebbero essere effettuati a fine inverno o all’inizio della primavera e prevedere sia la rimozione dei rami vecchi (in luogo di quelli giovani e vigorosi) che dei fiori appassiti (per prolungare il periodo di fioritura).

Come riprodurre il plumbago

Il plumbago può essere moltiplicato per talea o semina.
La talea è un metodo semplice e veloce: prelevate de rami giovani, immergeteli in una polvere radicante e piantateli in un substrato umido.
La semina richiede più pazienza, ma è altrettanto gratificante. Entrambi i metodi permettono di espandere la vostra “collezione” di questa incantevole pianta

Come concimare il plumbago

Se volete facilitare una fioritura abbondante e costante, dovrete concimare il plumbago regolarmente: il momento migliore per farlo è da aprile ad ottobre, periodo nel quale si consiglia di somministrare un concime liquido per piante fiorite, almeno due volte al mese.

Malattie e parassiti del plumbago

Nonostante la sua resistenza, la Plumbago può essere attaccata da parassiti come afidi e cocciniglie, ed in caso di infestazione dovrete utilizzare dei prodotti specifici disponibili in commercio.

Inoltre, la pianta può essere soggetta a malattie fungine come la ruggine e l’oidio, che possono essere prevenute mantenendo una buona circolazione dell’aria attorno alla pianta e annaffiando alla base, evitando di bagnare le foglie. Se necessario, dovrete trattare la pianta con un fungicida appropriato.

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