L’industria delle stufe a gas era a conoscenza del devastante impatto ambientale già negli anni ’70: l’indagine schock

I produttori di stufe a gas erano consapevoli già circa 50 anni fa che questi elettrodomestici contribuivano ad avvelenare l'aria e la salute delle persone: lo rivela la bozza di un documento redatto nel lontano '72 e dall'American Gas Association

Le stufe a gas sono una minaccia sia per l’ambiente che per la nostra salute. Sono numerosi, infatti, gli studi pubblicati nel corso degli ultimi anni che mettono in guardia sui rischi connessi a questi popolarissimi elettrodomestici. Lo scorso gennaio un report dell’European Public Health Alliance (EPHA) ha mostrato che, senza un’adeguata ventilazione, le stufe e i fornelli a gas superano regolarmente i limiti di sicurezza relativi all’inquinamento atmosferico, che risultano quindi tossici al pari del fumo passivo.

Sostanze come il biossido di azoto (NO2) e il monossido di carbonio sono state associate a una serie di problematiche di salute, in particolare all’insorgenza dell’asma nei bambini. Fino a qualche anno fa i pericoli connessi a questa tipologia di stufe erano sottovalutati o del tutto ignorati dalla maggiora parte delle persone.

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Complice di questa situazione l’industria del gas, che ha da sempre cercato di mostrarsi più “pulita” e sostenibile rispetto a quella del carbone e del petrolio. Eppure i rischi di cui oggi si parla con maggiore frequenza erano già noti addirittura circa 50 anni fa. Tuttavia, solo di recente è emersa questa scomoda verità.

Nel 1972, l’American Gas Association (AGA) aveva redatto una bozza di un report – che è stata da poco ritrovata negli archivi nazionali degli Stati Uniti e divulgata dal Climate Investigation Center – in cui si evidenziavano le conseguenze sull’inquinamento atmosferico provocate dalle stufe a gas.

I requisiti di salute unici e critici di milioni di individui hanno dettato la necessità di un’aria più pulita all’interno degli impianti e delle abitazioni – si legge nel documento  – Alla luce di questa necessità di sviluppare tecniche per il mantenimento di un ambiente interno privo di inquinamento per l’individuo, sono attualmente in corso progetti per concepire, progettare, costruire e valutare dispositivi prototipo da utilizzare in combinazione con i tradizionali sistemi residenziali di riscaldamento e raffreddamento  allo scopo di limitare i livelli di monossido di carbonio e ossidi di azoto nell’aria domestica.

report sufe gas

@AGA

Peccato, però, che tutta questa sezione che avrebbe potuto contribuire a tutelare la salute di milioni di cittadini americani non è mai finita nel report finale, ma è stata omessa.

Nel documento definitivo l’unico inconveniente del gas a cui si faceva riferimento era la sua disponibilità limitata, mentre il punto cruciale era rappresentato proprio dal suo impatto ambientale oltre che sulle persone. Facile immaginare il motivo: si trattava di un’escamotage per spingere le autorità Usa a espandere le riserve di gas interne.

Già negli anni ’60 una ricerca scientifica aveva acceso i riflettori sul legame fra l’esposizione al biossido di azoto (NO2) e una maggiore suscettibilità alle infezioni respiratorie, mentre era stato riscontrato che livelli troppo elevati di questa sostanza potevano provocare edemi polmonari e portare alla morte.

Inoltre, nel 1967 un altro studio pubblicato sul British Medical Journal aveva messo in relazione l’utilizzo dei fornelli a gas e l’insorgenza di malattie polmonari nei bambini

Le scoperte più recenti sui rischi connessi alle stufe a gas

È ormai abbastanza risaputo che le stufe a gas emettano una serie di inquinanti atmosferici, tra cui biossido di azoto, monossido di carbonio e possono anche aumentare i livelli di formaldeide all’interno delle abitazioni. Una recente ricerca apparsa sulla rivista Environmental Science & Technology ha dimostrato le piccolissime perdite di gas provenienti da stufe o fornelli spenti possono generare concentrazioni di benzene fino a sette volte il limite di esposizione raccomandato dagli scienziati, che vanno ad aggiungersi alle sostanze tossiche rilasciate quando sono in uso.

Secondo uno studio pubblicato nel 2022 su International Journal of Environmental Research and Public Health, i bambini che vivono nelle case in cui si utilizzano stufe e fornelli a gas hanno una maggiore probabilità di soffrire di asma. Secondo il report, l’uso di dispositivi a gas è responsabile del 13% degli attuali casi di asma infantile sul territorio statunitense.

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Fonti: American Gas Association

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