Mondo Convenienza segnalata all’Antitrust: se avete avuto uno di questi problemi ecco come difendervi e ottenere il rimborso

Continuano i reclami per problemi con i mobili venduti da Mondo Convenienza. Altroconsumo ha segnalato l'azienda all'Antitrust ma intanto è bene conoscere i nostri diritti come consumatori e come possiamo difenderci in caso di controversie con i venditori di mobili

Mondo Convenienza, “la nostra forza è il prezzo“, recita il noto claim della catena di arredamento, protetto addirittura da copyright. Effettivamente, facendo un giro in uno dei punti vendita o sfogliando il catalogo, ci si accorge che i prezzi rispetto ad altri competitor sono decisamente più bassi.

Ma tutto fila sempre liscio una volta acquistato qualche mobile o oggetto di arredamento da Mondo Convenienza? Sembrerebbe proprio di no. Altroconsumo segnala che sono diventati quasi 1000 i reclami ricevuti da clienti decisamente insoddisfatti del trattamento ricevuto una volta acquistati dei prodotti da questa catena.

Reclami che continuano ad arrivare e che hanno portato la rivista dei consumatori a segnalare l’azienda all’Antitrust, affinché venga verificata la sua condotta nei confronti dei clienti.

Come chiarisce Altroconsumo:

Abbiamo inviato le segnalazioni all’Antitrust in virtù dei diritti garantiti dagli articoli 20, 21, 22, 24, 25 e 61 del Codice del Consumo, quelli che trattano i problemi legati alle consegne, alle pratiche commerciali scorrette e aggressive, ad azioni e omissioni ingannevoli e indebito condizionamento da parte delle aziende che vendono prodotti e servizi. Abbiamo richiesto di accertare i comportamenti del professionista, disporne eventualmente la cessazione, anche con urgenza, adottando le sanzioni ritenute opportune.

Ricordiamo che, già nel 2021, Mondo Convenienza era finita nel mirino dell’Autorità sia per problemi di trasporto e montaggio che per informazioni scorrette date alla clientela.

Ora, i nuovi reclami in merito all’acquisto di mobili da Mondo Convenienza sono abbastanza variegati e segnalano problemi come:

  • mancata consegna
  • ritardi nella consegna (oltre i 30 giorni)
  • errori di montaggio
  • errori nelle misure rilevate
  • danni durante il montaggio
  • problemi con il servizio di assistenza post-vendita

Leggi anche: Mondo Convenienza segnalata all’Antitrust: sono quasi 900 i reclami per problemi con i mobili

Altroconsumo fa diversi esempi di segnalazioni arrivate, ve ne citiamo una tra le più esaustive e recenti:

Il signor B. compra un letto estraibile con cassetti e scrivania da Mondo Convenienza. Spesa totale 1.552 euro. Al momento della consegna si scopre che la testata del letto è danneggiata; viene montata ugualmente, ma viene fatta una segnalazione all’ufficio tecnico per sostituire la parte danneggiata. Passano settimane e finalmente escono di nuovo per la sostituzione: peccato che il nuovo pezzo non è la testata del letto ma una parte sbagliata (il fianco). Fanno foto e aprono un’altra segnalazione. B. però non viene più contattato da Mondo Convenienza tanto che è costretto a farsi sentire lui: con sua grande sorpresa gli dicono che la sostituzione a loro risulta fatta regolarmente (come riportato dal tablet dei trasportatori) e che la pratica per loro è chiusa. Gli dicono che non si può fare niente perché i trasportatori hanno confermato di aver sostituito regolarmente la parte danneggiata.

Davvero impossibile non alterarsi di fronte ad una situazione del genere. Non resta allora che capire come difendersi nel caso dovessimo avere a che fare con un tale disservizio.

Come difendersi

Come consumatori abbiamo dei diritti ed è giusto che Mondo Convenienza, così come ogni altra azienda, li rispetti.

In caso di problemi è bene conoscerli e sapere come agire, oltre che prevenire – per quanto possibile – situazioni spiacevoli.

Vediamo cosa fare caso per caso.

Mancata consegna e ritardi

Se la consegna tarda ad arrivare rispetto a quanto preventivato, è bene sollecitare in prima battuta l’azienda via telefono, mail o chat, definendo una nuova data. In caso non si riesca ad ottenere nulla in questo modo, si deve passare ad un sollecito più formale fatto via Pec o raccomandata A.R.

Solo così si potrà contestare in maniera ufficiale il ritardo, chiedendo eventualmente un rimborso. Altronsumo scrive:

Se la merce non viene consegnata entro il termine supplementare concesso al venditore, infatti, il cliente è legittimato a risolvere il contratto.

Il sollecito va però fatto con le dovute attenzioni, in particolare riportando la data prevista per la consegna e scrivendo che, se non verrà rispettata, il contratto si intende risolto. Si può aggiungere ad esempio una frase come:

La merce dovrà essere consegnata entro e non oltre la data del… La mancata consegna nel termine indicato determinerà la risoluzione del contratto per inadempimento.

Altra cosa importante da sapere prima di firmare il contratto è che va controllato che vi sia riportata una data di consegna della merce. In caso contrario, l’azienda ha 30 giorni di tempo per effettuare la consegna.

Ordine sbagliato o misure errate

In caso di acquisti online, si può recedere entro 14 giorni dalla conclusione dell’acquisto o dalla consegna. Altroconsumo specifica che il recesso può essere richiesto anche soltanto per alcuni dei prodotti comprati (ad esempio un solo scaffale se sono stati acquistati più scaffali o altri oggetti insieme).

Anche alcuni negozi fisici permettono di restituire la merce, ad esempio se c’è stato un errore di misurazione. Ma se questo non è possibile, in caso di errori, a pagarne è il cliente (se le misure le ha fornite lui) o il mobiliere (se al contrario a prenderle è stato un suo dipendente).

Mobili danneggiati o pezzi mancanti

Se i mobili si sono danneggiati durante il trasporto, o mancano dei pezzi all’ordine effettuato, è il mobiliere a dover rimediare. Controllate sempre, una volta consegnati i mobili, il documento di trasporto e l’ordine fatto che devono ovviamente coincidere, in caso contrario meglio segnalarlo subito.

Se vi sono cose diverse da quanto ordinato o un mobile all’apertura degli imballaggi risulta danneggiato, bisogna farlo notare subito, non firmando la consegna.

Altroconsumo consiglia:

A titolo di prova, può essere utile fotografare l’apertura del pacco e annotare sulla ricevuta di consegna tutte le eventuali difformità. Le annotazioni sui documenti di consegna vanno sottoscritte anche dal’incaricato del mobiliere. Se la questione non si risolve velocemente queste annotazioni serviranno al cliente come prove per far valere i propri diritti attraverso una comunicazione formale alla controparte.

Problemi in fase di montaggio

Anche in caso di problemi durante il montaggio bisogna segnalarli subito, altrimenti è come se vi fosse un “tacito consenso” che tutto si è svolto al meglio. Verificate quindi alla fine del lavoro se tutto va bene, se invece ci sono problemi questi vanno segnati sul verbale di montaggio. Scrive Altroconsumo:

Se non c’è alcun verbale, può prepararlo il cliente stesso oppure può far annotate tutto sulla ricevuta di consegna, da far firmare anche dal montatore.

Per estrema precauzione, volendo evitare eventuali danni all’appartamento causati dal montaggio, è bene fare delle foto prima dell’inizio dei lavori. Ricordate che in tutti i contratti il cliente dichiara che le parete su cui verranno fissati i mobili sono in buone condizioni e non presentano ostacoli (ad esempio la presenza all’interno di tubature).

In caso contrario, la colpa di eventuali danni sarà vostra.

Altri consigli

Altri consigli utili, per così dire preventivi, sono:

  • Leggere sempre bene tutti i dettagli del contratto
  • Chiedere eventualmente di inserire precisazioni e dettagli per chiarire meglio le clausole che vi sembrano poco chiare o incomplete
  • Chiedere il preventivo con il prezzo comprensivo di Iva, costo del montaggio e del trasporto, la lista dei materiali usati e i tempi di consegna
  • Prendere bene le misure, valutando la presenza di prese, tubature, caloriferi, oltre che la qualità delle pareti se vanno montati pensili o scaffali. Tutto questo va comunicato all’azienda con precisione
  • Controllare tutti i dettagli (indirizzo compreso) della nota d’ordine prima di pagare
  • Una volta arrivato l’ordine, controllare la lista e annotare eventuali incongruenze sul documento di consegna
  • Seguire i lavori per verificare che tutto proceda per il meglio e intervenire subito in caso di problemi
  • Messa in Mora: se una controversia non si risolve velocemente è bene inviare una pec o una raccomandata a.r., intimando l’azienda ad eseguire la sua prestazione entro 15 giorni, ai sensi dell’art. 1219 del Codice civile.
  • Se anche la messa in mora non funziona, prima di ricorrere al giudice potete inviare la “diffida ad adempiere”, ovvero una comunicazione via pec o raccomandata a.r. con un termine non inferiore ai 15 giorni per adempiere, pena il contratto risolto ai sensi dell’art.1454 del Codice civile.

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Fonte: Altroconsumo

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