Ucraina: LAV, ENPA e altre associazioni disposte ad accogliere anche cavalli e asini

La richiesta è partita da alcune associazioni animaliste italiane che si sono rese disponibili ad assistere gli equidi dall'Ucraina

Non solo cani e gatti, ma anche cavalli, asini, muli dall’Ucraina verranno accolti in Italia se la richiesta al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministero della Salute per consentire il loro transito nel nostro paese verrà approvata.

Le associazioni animaliste ENPA, IHP, Il rifugio degli asinelli, LAV, Progetto Islander Onlus e La rete dei santuari di animali liberi in Italia si sono unite in un appello ai ministri, rendendosi disponibili ad accogliere da subito gli equidi ucraini nelle loro strutture, chiedendo che vengano aperti dei “corridoi” anche per questa tipologia di animali che, così come cani, gatti ed altri tanti esseri viventi, rischiano la vita nei territori colpiti dalla guerra tra Russia e Ucraina.

Vi chiediamo di avanzare questa possibilità ai vostri interlocutori istituzionali in Ucraina. Considerato che il direttore della Dg Santé della Commissione europea Bernard Van Goethem ha già consentito l’ingresso agevolato degli animali da compagnia al seguito dei profughi ucraini per ragioni umanitarie straordinarie, abbiamo formulato la richiesta che venga consentito l’ingresso temporaneo agli equidi, con l’indicazione del soggetto ospitante e con la garanzia, da parte delle associazioni, dello svolgimento dei necessari accertamenti sanitari all’arrivo degli animali presso la stalla ospitante”

scrivono i rappresentanti delle associazioni nella lettera presentata proprio di recente. L’obiettivo congiunto è non lasciare indietro nessun animale, di qualunque specie, dando supporto alle associazioni sul posto e consentendo contemporaneamente il trasferimento degli esemplari nel nostro paese perché la guerra colpisce tutti.

Fonte: LAV

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Leggi anche:

 

 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook