Ora sappiamo che i delfini si auto-medicano strofinandosi su coralli e spugne

I ricercatori hanno osservato un gruppo di delfini mentre si strofinava su alcuni tipi di coralli scoprendo che questi avevano delle proprietà curative. In questo modo i cetacei si prenderebbero cura delle proprie ferite, medicandosi da soli grazie alla natura che li circonda

I delfini hanno imparato a curare le proprie ferite e altri disturbi della pelle. Come? Mettendosi in fila e strofinandosi scrupolosamente su coralli e spugne della barriera corallina. A dirlo è uno studio pubblicato di recente sulla rivista iScience in cui alcuni ricercatori hanno descritto questo comportamento nei cetacei lungo le coste dell’Egitto.

Il team di ricercatori internazionali, guidati dalla biologa della fauna selvatica Angela Ziltner, ha studiato dal 2009 360 delfini Tursiops truncatus indo-pacifici nel Mar Rosso settentrionale nei pressi di El Gouna e Hurghada.

Le documentazione subacquea ha mostrato infatti che gli esemplari sfregavano la loro pelle su tre specie marine in particolare: il corallo gorgonia Rumphella aggregata, il corallo cuoio Sarcophyton e le spugne Ircinia.

Non avevo mai visto questo comportamento di sfregamento dei coralli descritto prima d’ora ed era chiaro che i delfini sapevano esattamente quale corallo volevano usare. Ho pensato: ci deve essere una ragione,

ha affermato Ziltner, co-autrice principale del nuovo studio.

Gli esperti hanno perciò prelevato dei campioni dei coralli e delle spugne e li hanno sottoposti a determinati test di laboratorio. Le analisi condotte hanno provato la presenza di almeno 17 metaboliti bioattivi diversi con proprietà antibatteriche, antiossidanti e ormonali, alcuni di questi utilizzati negli antibiotici a uso umano.

A seguito dello sfregamento i coralli e le spugne secernerebbero una sostanza con proprietà curative da cui i cetacei trarrebbero sollievo.

I delfini sembrerebbero inoltre saper bene quale parte del loro corpo strofinare su quale corallo, come immortalato dalle riprese sott’acqua.

Non si muovono solamente attraverso il corallo, ma salgono, scendono di nuovo e si strofinano la pancia, l’area ventrale e la schiena, ha spiegato Ziltner.

Sebbene si tratti di una scoperta incredibile, sono necessari ulteriori studi e approfondimenti per comprendere di quali proprietà medicinali i delfini abbiano bisogno per curare i loro disturbi e se queste proprietà abbiano effettivamente un impatto positivo sulla loro salute.

La capacità di auto-medicarsi nei cetacei è sicuramente degna di nota, ma allo stesso tempo ci ricorda quanto questi cetacei e altre forme di vita dipendano dalle barriere coralline che stanno scomparendo a un ritmo incalcolabile.

Fonte: iScience

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