Nasce il cucciolo di pinguino Diego Armando sotto il tendone del circo, ma non c’è nulla di cui gioire

A Napoli si festeggia una nuova nascita al circo. Un pinguino è venuto al mondo, ma non è questo il posto né il modo in cui l'animale dovrebbe vivere. I circhi con animale non sono divertenti, mandano in scena la crudeltà e andrebbero aboliti perché la vera arte circense non ha bisogno di sfruttare altri esseri viventi

Fiocco azzurro al circo Lidia Togni, dove nei giorni scorsi è venuto al mondo un cucciolo. Si tratta di un piccolo di pinguino nato da genitori di razza Humboldt, entrambi argentini, durante la tournée di Napoli.

Non a caso, il minuscolo pinguino è stato chiamato Diego Armando, come omaggio al Pibe de Oro venerato nella città partenopea, e gli spettacoli prorogati fino al 1 aprile. Proprio a Napoli è in corso un’esibizione circense che coinvolge l’intera famiglia di pinguini.

Qui c’è talmente tanto amore per gli animali che si formano le condizioni affinché nasca la vita, non era facile e scontato che nascesse un pinguino. I genitori stavano covando da oltre un mese ed è stato uno spettacolo di un’emozione indescrivibile per tutti noi, ci ha commosso” ha raccontato Vinicio Togni.

Anche gli utenti che seguono la pagina sono felici per questo nuovo arrivo. “Una notizia stupenda”, “che gioia” sono alcuni dei commenti che si leggono sotto gli svariati post condivisi sui social.

Ma la si può considerare una bella notizia, un evento eccezionale? E, non per ultimo, è appropriato utilizzare la parola “amore” in un contesto di totale sfruttamento degli animali?

I circhi con animali sono criticati costantemente da veterinari e associazioni animaliste poiché diseducativi, crudeli e incompatibili con il benessere animale.

Nessun pinguino nasce per doversi esibire su scivoli e giostre e intrattenere il pubblico, nessun elefante per far da trampolino e da materasso a un acrobata.

Al circo gli animali non si divertono. In Italia sono sempre di più le persone che non desiderano vedere gli animali imprigionati a vita sotto al tendone, derisi e trattati come clown.

Per dire una volta per tutte basta ai circhi con animali e spingere il nostro governo ad approvare il divieto definitivo (entro il 18 agosto 2024 salvo slittamenti), l’associazione LAV ha lanciato una raccolta firme.

Puoi sostenere la campagna e firmare la petizione QUI. Gli animali dei circhi non possono farlo, dobbiamo essere noi la loro voce. Viva il circo, senza animali.

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Fonte: Circo Lidia Togni/Facebook

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