Mozambico: condannato a 30 anni di carcere il bracconiere che uccideva rinoceronti

E' stato condannato a 30 anni di carcere il bracconiere del Mozambico che sterminava rinoceronti, una condanna esemplare

Dovrà scontare 30 anni di carcere il bracconiere condannato in Mozambico, noto per aver ucciso numerosi rinoceronti nei distretti di Magude, Massingir e nel Kruger National Park del Sudafrica.

Ad annunciarlo è stata l’Administração Nacional das Áreas de Conservação (Anac), impegnata nella conservazione della biodiversità e per lo sviluppo sostenibile dell’ecoturismo. Che in un post pubblicato su facebook ha dichiarato che – l’imputato apparteneva e guidava una banda di bracconieri che operavano nei distretti di Magude e Massingir e nel Kruger National Park in SudAfrica.-

Il famoso bracconiere, attivo da anni nel territorio, è stato accusato di caccia illegale, possesso illegale di armi e associazione per delinquere. Secondo l’Anac, rivendeva i corni di rinoceronte nei paesi asiatici, soprattutto Cina e Vietnam.

Il Mozambico, dal 2017, ha introdotto una pena minima di 16 anni per i bracconieri di rinoceronti, ma in altri paesi è inferiore, sebbene il fenomeno non sia affatto raro. In Sudafrica, a quanto pare, non esiste ancora una pena minima.

Purtroppo il bracconaggio rappresenta una delle prime minacce per la sopravvivenza dei rinoceronti. Basti pensare che nel 2019, secondo il WWF, – 2,4 rinoceronti al giorno sono stati uccisi dai bracconieri (876 in un anno) -. E durante il periodo del lockdown la situazione è addirittura peggiorata perché molti bracconieri hanno potuto agire ancor più indisturbati. 

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