Maxi sequestro di pinne di squalo illegali in Brasile: massacrati 10mila esemplari (oltre a migliaia di uccelli marini)

In Brasile un maxi sequestro di pinne di squalo ha permesso di bloccare due società che le avevano pescate illegalmente, massacrando circa 10 mila esemplari tra verdesche e squali mako

In Brasile è stato effettuato un maxi sequestro di pinne di squalo illegali. Parliamo con tutta probabilità dell’operazione più grande di sempre a livello globale che ha portato ad una confisca record: ben 28,7 tonnellate di pinne pescate illegamente.

Un altro grande sequestro era stato effettuato nel 2020 ad Hong Kong, in quel caso si trattava di “sole” 13 tonnellate. Leggi anche: Duro colpo al contrabbando delle pinne di squalo: sequestro record di 13 tonnellate a Hong Kong

Ma tornando alla nuova maxi operazione, l’enorme quantitativo di pinne di squalo è stato sequestrato a due società di esportazione che erano già pronte a commercializzarle in Asia, dove purtroppo questo ingrediente è particolarmente ambito e utilizzato per preparare la famosa zuppa di pinne di squalo.

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Quello che però è davvero inimmaginabile è il quantitativo di squali che sono stati uccisi per poter ottenere un tale bottino. L’agenzia brasiliana per la protezione ambientale, Ibama, ha stimato che si tratta di circa 1omila tra Verdesche (Prionace glauca) e Squalo mako (Isurus oxyrinchus).

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Ma come è stato possibile un tale massacro in un Paese come il Brasile dove la pesca agli squali è vietata? La stessa Ibama ha fatto sapere che le società stavano utilizzando i permessi per la pesca di diverse specie e poi hanno preso di mira illegalmente gli squali.

Come se non bastasse quanto fatto agli squali, di un’altra pesante accusa dovranno rispondere le due società brasiliane. L’agenzia per la protezione ambientale, infatti, sostiene che a causa delle loro sconsiderate spedizioni di pesca  sono morti anche migliaia di uccelli marini, alcuni dei quali sono considerati specie in via di estinzione.

Le due società sono state multate ma non è abbastanza per fermare queste pratiche illegali che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa degli squali.

Pensate che proprio in Brasile – e solo 3 settimane fa – lo squalo mako è stato aggiunto all’elenco delle specie brasiliane a rischio di estinzione.

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Fonte: IBAMA

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