La città di Nashville abbatterà gli alberi per evitare che le rondini purpuree tornino quest’anno

Nashville, Tennessee: ogni primavera si radunano qui migliaia di rondini purpuree o purple martins che quest'anno troveranno però una triste sorpresa nel centro della città. Si è infatti scelto di abbattere gli alberi per impedire agli uccelli di stanziare prima di migrare verso aree più calde

A Nashville, in Tennessee, l’inizio della primavera coincide con l’arrivo di migliaia di stormi di purple martins o rondini purpuree, le più grandi del Nord America che hanno trovato nella città, ed in particolar modo nei pressi della sala da concerto Schermerhorn Symphony Center, un comodo riparo.

Se però il loro arrivo è atteso da molti amanti di questa rondine con gioia, non è così per il Consiglio della città e per lo Schermerhorn Symphony Center che definisce la gestione dei purple martins molto complessa, un vero “disastro”, rendendo noti gli altissimi costi per la pulizia dell’edificio e della strada adiacente, una volta che gli uccelli migrano verso il Golfo del Messico o regioni altrettanto calde.

Circa 7.000 dollari sono stati spesi lo scorso anno per ripulire la facciata della sala da concerto, i marciapiedi e potare gli alberi che sembrano tanto attraenti per le rondini purpuree tant’è che è proprio qui che si concentrano maggiormente, restando appollaiati fino alla fine dei caldi mesi estivi e della stagione riproduttiva.

Come soluzione per porre fine al problema, si è scelto di intraprendere una strada che non é né animalista e neppure sostenibile perché Nashville abbatterà ora i suoi alberi per impedire che le rondini purpuree possano rifugiarsi qui negli anni a venire.

Sono difatti circa 150.000 gli esemplari che ogni anno sorvolano i cieli della città, dando vita ad uno spettacolo unico di suoni e colori, nonostante il piumaggio di queste rondini non sia violaceo, come il nome suggerisce, ma di uno splendido blu – nero. Chissà cosa succederà adesso.

Oltre che per il decoro urbano, si teme per i mancati incassi del Schermerhorn Symphony Center che, già per via della pandemia, ha subito delle perdite pari a 26 milioni di dollari e che potrebbe ora ingranare con ancora maggiori difficoltà se gli spettatori dovessero decidere di non recarsi più lì, infastiditi dai purple martins.

È difficile in queste circostanze ipotizzare una pacifica convivenza.

Fonte: The New York Times

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