Il Canada diventa il primo Paese del G20 a vietare il commercio di pinne di squalo

Il Canada è la prima nazione membro del G7 a mettere al bando l’importazione e la vendita di pinne di squalo.

Stop all’importazione e alla vendita di pinne di squalo! Finalmente il Canada, uno dei mercati più grandi al di fuori dell’Asia in questo lugubre commercio, è ora la prima nazione membro del G20 a mettere al bando a l’importazione e l’esportazione di pinne di squalo, nel tentativo di preservare un predatore ormai minacciato.

Solo nel 2018, il Canada ha importato oltre 148mila kg  di pinne di squalo, mentre l’ONU stima che ogni anno 73 milioni di squali vengano uccisi proprio per le loro pinne, considerate una prelibatezza (basti pensare che in Cina spesso vengono servite nei banchetti nuziali).

A cambiare idea Kristyn Wong-Tam, consigliere comunale della città di Toronto, che, dopo una vacanza a Hong Kong con la sua famiglia, avrebbe scoperto come le pinne vengano tagliate dagli squali ancora vivi (pratica dello sharkfinning), prima che i loro corpi siano ributtati in acqua. Da allora è diventata una delle prime promotrici della legge.

Il Canada ha bandito lo sharkfinning nelle sue acque dal 1994 ma il commercio era ancora autorizzato e la nazione è diventata uno dei mercati più grandi dopo l’Asia.

“Il finning dello squalo è una pratica indiscutibilmente distruttiva, che sta contribuendo al declino globale degli squali e rappresenta una minaccia continua per gli ecosistemi oceanici –  afferma il ministro della pesca Jonathan Wilkinson. Le nuove azioni sono un chiaro esempio di conservazione del nostro ambiente oceanico”.

“La comunità cinese deve essere orgogliosa, saremo l’avanguardia di un movimento globale – conclude  Wong-Tam, sostenendo che le nuove generazioni di Asiatici Canadesi ormai rifiutano di usare le pinne di squalo come ingredienti.

Un ottimo passo un avanti, ma intanto i gruppi di biologi canadesi ricordano un punto: anche l’overfishing, ossia la pratica di pesca con reti a ampio raggio che depreda i mari e colpisce i grossi animali marini, è una tra le principali minacce per gli squali.

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