Riportano al rifugio la gatta che avevano adottato e il motivo è veramente impensabile

Una famiglia ha adottato una gatta da un rifugio, ma ha scelto di portarla indietro adducendo un motivo assurdo per il quale non voleva più tenere la micia in casa. La gatta, divenuta popolarissima sui social per la sua triste storia, è stata poi nuovamente adottata. Speriamo stavolta sia per sempre

Si chiama Ellie, ha quattro anni ed è stata messa in salvo in un rifugio a Chester, in Virginia, Stati Uniti. Qui, come tanti altri suoi simili, ha miagolato come meglio poteva per farsi adottare e alla fine ce l’ha fatta. La sua storia, però, non ha avuto il lieto fine in cui tutti speravano.

Qualche giorno fa, infatti, Ellie è stata riportata al rifugio dai suoi precedenti adottanti. La famiglia aveva deciso così ed Ellie è finita nuovamente in un box, “colpevole” di aver fatto saltare la sua adozione.

Nella sua scheda in basso alla voce ‘cose interessanti da sapere su di me’ era riportato il motivo per il quale vi era stata la rinuncia di proprietà. Ellie cercava le coccole dei suoi amici umani anche di notte e poiché non le era concesso entrare nella stanza da letto piangeva fuori la porta.

Niente da fare per lei, dalla cuccia di casa è tornata in gattile. La sua triste storia è stata condivida da un utente su Twitter ed è diventata virale in talmente poco tempo che l’associazione che si prende cura di Ellie e di tanti altri animali in cerca di casa è stata sommersa di telefonate e richieste di adozione.

Tantissime persone si sono fatte avanti per accogliere Ellie e il suo smisurato affetto. A detta dei volontari Ellie è davvero super amichevole. La sua nuova mamma, scelta attentamente dai volontari, è venuta a prenderla.

Ellie si è già ambientata nella sua nuova dimora, ha una sorellina felina ed è libera di muoversi in ogni ambiente. Può esternare il suo amore senza preoccupazioni e fare la pasta a qualunque ora del giorno e della notte.

Ricordiamoci che adottare un animale significa assumersi un impegno e rispettarlo. Gli animali sono esseri viventi, non pupazzi da coccolare quando più ci fa comodo e quando no, restituirli come un oggetto di cui ci siamo stancati.

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Fonte: clairyjoe/Twitter

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