Giustizia per Leone, il gatto scuoiato vivo: centinaia in piazza contro questa violenza inaudita

In centinaia hanno aderito alla fiaccolata in ricordo di Leone, il gatto scuoiato vivo nel Salernitano. Tutti vogliono sia fatta giustizia poiché quanto accaduto è inammissibile. Servono leggi più severe per punire i maltrattamenti sugli animali. Non vogliamo più assistere a simili vicende per quanto è difficile credere che non ve ne saranno altre

La straziante storia del gatto Leone ha scioccato l’intera Italia. Scuoiato vivo e gettato agonizzante in una strada in provincia di Salerno, Leone è morto dopo giorni di resistenza in clinica. Nessuno potrà dimenticare quanto accaduto a questo animale indifeso e nessuno deve farlo.

Il suo è stato un caso di violenza senza precedenti, un episodio di una gravità inaudita che non può restare impunito. Abitanti, volontari animalisti, veterinari chiedono venga fatta giustizia.

In centinaia si sono radunati ad Angri per una fiaccolata silenziosa in ricordo di Leone, organizzata domenica 17 dicembre. Un fiume in piena che ha raggiunto le strade cittadine al grido di “mai più” e “giustizia per Leone”.

https://www.facebook.com/teresa.salsano.7/videos/178277718701809

In molti hanno preso parola durante il corteo dando sfogo a tutto il loro dolore. Leone è diventato un po’ il gatto di tutti e tutta Italia piange la sua scomparsa. Nella tristezza, c’è anche l’amara consapevolezza  che questo, purtroppo, non sarà l’ultimo terrificante caso di maltrattamento a danno degli animali di cui i giornali parleranno.

Tra gli interventi anche quelli del sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, e del deputato Francesco Emilio Borrelli.

Le cose cambiano se noi decidiamo che non possiamo più accettare una situazione di violenza e degrado sociale che uccide i più deboli. Si pare dai più deboli, che possono essere gli animali, le persone anziane, le persone disabili e poi si va avanti in questa direzione. Noi dobbiamo affermare la cultura della convivenza con gli altri esseri viventi e con la natura mentre gli animali sono vittima dell’idea che l’uomo può fare tutto e non è così. Leone faceva parte del creato e ucciderlo è stato un atto di violenza verso tutti gli esseri umani, è questo che dobbiamo affermare” sono state le parole di Borrelli.

Oggi è passata poco più di una settimana dalla scomparsa del gatto. Leone non c’è più, ma per lui e per tutti gli altri animali di cui l’essere umano crede di potersi prendere sadicamente gioco servono leggi più severe e servono adesso. Non si può aspettare un giorno di più.

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Fonte: Canile di Cava De’ Tirreni/Facebook

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