Per la prima volta in 20 anni, avvistata in Cile rara specie di delfino senza pinna dorsale

I delfini lisci meridionali sono stati avvistati nello stretto di Magellano dopo oltre 20 anni. Le ultime testimonianze visive risalivano infatti al 1999

Avvistati per la prima volta dopo 20 anni in Cile i lissodelfini australi (Lissodelphis peronii). A osservarli  nello stretto di Magellano è stato un team di scienziati cileni. Oggi le immagini sono diventate virali e stanno facendo il giro del mondo.

A distanza poteva essere scambiato per un pinguino ma da vicino quello apparso agli occhi degli scienziati era un raro esemplare di lissodelfino australe.

Nel mese di marzo 2018, il biologo marino Marco Pinto-Torre, del Centro di ricerca dinamica degli ecosistemi marini ad alte latitudini (ideale) della Università Australe del Cile, ha preso parte a una spedizione scientifica a Seno Ballena, che si trova a sud dello stretto di Magellano. La campagna mirava a installare una boa oceanografica per misurare i cambiamenti nell’Oceano Antartico e studiare gli effetti legati allo scioglimento dei ghiacciai.

Mentre raccoglieva il fitoplancton (microalghe) sulla barca che trasportava la squadra, Pinto-Torres si rese conto che uno per uno, gli scienziati stavano uscendo sul ponte. Qualcosa aveva attirato la loro attenzione nelle acque ghiacciate della punta meridionale del Cile. Così decise di seguirli. I ricercatori stavano navigando verso le Isole Carlos III (Francisco Coloane Marine Park), un’area di grande importanza per l’alimentazione dei mammiferi marini e conosciuta a livello internazionale per l’avvistamento delle megattere nella stagione estiva. Lì, invece, nuotavano 5 lissodelfini australi.

“Abbiamo subito capito che non era un delfino che si può vedere occasionalmente come l’orcella australiana, il cefalorinco di Commerson o il cileno, che sono le specie più comuni nell’area. Dato che non aveva una pinna dorsale, abbiamo capito che era il lissodelfino australe. Ciò ha catturato con forza la mia attenzione, così ho deciso di fotografarlo ”, spiega il ricercatore, che è anche uno studente di dottorato in Scienze dell’acquacoltura presso l’UACh.

I lissodelfini australi sono animali che vivono abitualmente nelle profondità oceaniche, per questo è ancora più raro avvistarli vicino alla costa. Secondo quanto si legge sul sito dell Iucn, esso vive nelle acque oceaniche e raggiunge la costa solo in profondità. Si riscontra poco frequentemente nelle acque temperate, dal Cile settentrionale al largo del Perù (ma è avvistato regolarmente anche nelle coste della Nuova Zelanda), mentre è più caratteristico della Patagonia e delle Isole Falkland.

L’ultima registrazione visiva della specie si deve allo scienziato Rodrigo Hucke-Gaete 20 anni fa, nel 1999. Si tratta cetacei di rado visti alle latitudini meridionali. Nel Pacifico meridionale orientale, ci sono meno di 73 registrazioni confermate. Inoltre, tutti i singoli record dal vivo sono stati avvistati in acque profonde, non nei canali e nei fiordi del sud del Cile.

Il lissodelfino è lungo circa due metri ed è l’unico ad abitare nell’emisfero meridionale e non avere la pinna dorsale. Il nome scientifico è (Lissodelphis peronii) e può pesare fino a 116 chili.

Vederli nello stretto di Magellano, uno dei più grandi e importanti passaggi naturali tra gli oceani Atlantico e Pacifico, è stato quindi un evento del tutto eccezionale.

La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Polar Biology.

Fonti di riferimento: Polar Biology, Centroideal, Twitter/Centroideal

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