Così il cervello degli animali sta mutando per adattarsi ai cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici guidati dall’uomo stanno modellando sempre più gli ambienti di vita della Terra. L’aumento delle temperature, i rapidi cambiamenti delle precipitazioni e della stagionalità e l’acidificazione degli oceani stanno dando vita ad ambienti alterati per molte specie animali. Come si adattano gli animali a queste nuove condizioni, spesso estreme?

I sistemi nervosi degli animali svolgono un ruolo centrale sia nel consentire sia nel limitare il modo in cui rispondono ai cambiamenti climatici.

Tutte le principali funzioni del sistema nervoso – rilevamento dei sensi, elaborazione mentale e direzione del comportamento – sono fondamentali. Consentono agli animali di navigare nei loro ambienti in modi da poter sopravvivere e riprodursi. Il cambiamento climatico probabilmente influenzerà queste funzioni, in peggio.

Il cambiamento delle temperature sposta il bilancio energetico degli ecosistemi – dalle piante che producono energia dalla luce solare agli animali che consumano piante e altri animali – alterando i mondi sensoriali sperimentati dagli animali.

È probabile che il cambiamento climatico metterà alla prova tutti i loro sensi, dalla vista al gusto, dall’olfatto al tatto.

Gli animali come i mammiferi percepiscono la temperatura in parte grazie a speciali proteine ​​recettoriali presenti nel loro sistema nervoso che rispondono al caldo e al freddo.

Queste proteine ​​​​recettrici aiutano gli animali a cercare habitat appropriati e possono svolgere un ruolo fondamentale nel modo in cui gli animali rispondono ai cambiamenti di temperatura.

Il cambiamento climatico sconvolge i segnali ambientali su cui gli animali fanno affidamento.

Alcuni animali, come le zanzare che trasmettono parassiti e agenti patogeni, fanno affidamento sui gradienti di temperatura per orientarsi nel loro ambiente. Gli sbalzi di temperatura stanno alterando dove e quando le zanzare cercano gli ospiti, portando a cambiamenti nella trasmissione delle malattie.

Cambiamenti climatici e animali

L’aumento delle temperature può interrompere il modo in cui il cervello degli animali si sviluppa e funziona, con effetti potenzialmente negativi sulla loro capacità di adattarsi ai nuovi ambienti.

I ricercatori hanno documentato come le temperature estreme possono alterare i singoli neuroni a livello genetico e strutturale, nonché il modo in cui è organizzato il cervello nel suo insieme.

Negli ambienti marini, i ricercatori hanno scoperto che i cambiamenti indotti dal clima nella chimica dell’acqua, come l’acidificazione degli oceani, possono influenzare le prestazioni cognitive generali e le capacità sensoriali degli animali marini

Ad esempio, i pesci nei mari in fase di riscaldamento si sono spostati verso acque più fresche e profonde che hanno un’intensità della luce e una gamma di colori radicalmente diverse rispetto a quelle a cui sono abituati i loro sistemi visivi.

I cambiamenti comportamentali guidati dai cambiamenti climatici ristruttureranno gli ecosistemi in tutto il mondo, con risultati complessi e imprevedibili.

Plasticità ed evoluzione

I cervelli degli animali sono straordinariamente flessibili, sviluppati per adattarsi all’esperienza ambientale individuale.

Ma gli studi che hanno confrontato le specie hanno riscontrato forti effetti ambientali sull’evoluzione del cervello. Questi modelli suggeriscono che i nuovi regimi climatici finiranno per modellare i sistemi nervosi costringendoli a evolversi.

Quando la genetica ha forti effetti sullo sviluppo del cervello, i sistemi nervosi che sono finemente adattati all’ambiente locale possono perdere il loro vantaggio adattivo, in questo modo la selezione naturale favorirà coloro che hanno nuove capacità sensoriali o cognitive.

Una maggiore comprensione di come i sistemi nervosi degli animali si adattano agli ambienti in rapido cambiamento aiuterà a prevedere in che modo tutte le specie saranno influenzate dai cambiamenti climatici.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: The Conversation

Ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook