Invasione di “Farfalline nere” in Liguria: cosa sono e da dove vengono

Potrebbero sembrare delle piccole farfalline o delle falene, in realtà si tratta di una specie infestante che in questi giorni è stata avvistata in Liguria, soprattutto a Genova e dintorni. Ma era già successo in passato e nella stessa zona.

Potrebbero sembrare delle piccole farfalline o delle falene, in realtà si tratta di una specie infestante che in questi giorni è stata avvistata in Liguria, soprattutto a Genova e dintorni. Ma era già successo in passato e nella stessa zona.

Tantissime le segnalazioni arrivate all’ Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) per la presenza su terrazzi e balconi di ‘farfalline nere con le ali rotte’. Vediamo insieme cosa sono e da dove vengono.

Come dicevamo non si tratta affatto di farfalle, ma di esemplari di Ricania speculum, un rincota appartenente alla famiglia Ricaniidae diffuso in Cina, Indonesia, Giappone, Corea, Filippine, Vietnam e in Italia.

Sono quindi dello stesso ordine di cicale e cimici, una specie infestante che può danneggiare le piantagioni. Le loro ali non sono spezzate, ma ricoperte di chiazze scure e a tratti trasparenti che possono ingannare la vista.
Sebbene la specie sia innocua per l’uomo, lo stesso non si può dire per le piante.

La Ricania speculum potrebbe, infatti, causare la morte di piante da frutto e non solo, perché si nutre della loro linfa, anche se gli esperti dell’Arpal assicurano che i danni sono limitati nella maggior parte delle volte.

Ma perché c’è una vera e propria invasione a Genova? Semplicemente perché questo è il periodo in cui si riproducono.Finito il ciclo riproduttivo, gli esemplari muoiono.

ricania speculum1

Si tratta di un’esplosione demografica che tra gli insetti può accadere se ci sono particolari condizioni climatiche: il fatto di vedere così tanti esemplari significa che l’estate calda e umida che abbiamo passato ha consentito alle larve deposte in primavera di svilupparsi sino all’esemplare adulto che vediamo oggi“, spiega Walter Ranieri, responsabile Osservatorio Biodiversità di Arpal.

Già in passato la specie era stata avvistata a Genova e in alcune zone della Toscana.

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Dominella Trunfio

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