Il centro di recupero boliviano che lotta per salvare gli animali feriti dagli incendi in Amazzonia

Negli incendi in Amazzonia sono rimasti coinvolti anche tantissimi animali, uccisi o feriti gravemente dalle fiamme, che i volontai cercano di soccorrere

Durante gli incendi che hanno colpito la foresta amazzonica negli ultimi mesi sono purtroppo rimasti coinvolti anche numerosi animali, feriti o uccisi dalle fiamme.

Fino ad oggi, solo nella regione di Chiquitanía, nei pressi di Santa Cruz in Bolivia, sono andati distrutti sei milioni di acri di foresta, un’area pari alla superficie del Vermont.
I roghi hanno avuto conseguenze devastanti e senza precedenti per la fauna selvatica dell’Amazzonia e probabilmente sarà impossibile stabilire quanti animali siano deceduti durante gli incendi.

Lo scorso agosto è stato allestito un centro di recupero temporaneo all’interno dell’Hotel Biotermal Aguas Calientes alla periferia di Santa Cruz, per fornire soccorso e cure riabilitative agli animali selvatici vittime degli incendi.

Dalla sua apertura, gli addetti del centro di recupero faunistico boliviano Centro de Rescate Para Víctimas de Incendios Biotermal si sono recati ogni giorno nelle zone interessate dagli incendi per cercare di recuperare e salvare gli animali sopravvissuti e per lasciare loro acqua e mais.

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Durante le loro escursioni, il biologo Raúl Ernesto Rojas e gli altri volontari del centro hanno trovato centinaia ossa e corpi carbonizzati: le fiamme non hanno risparmiato nessuna specie, nemmeno quelle più veloci come le scimmie.

Lo staff è riuscito a recuperare vivi solo 70 animali, molti dei quali portati al centro dai cittadini di Aguas Calientes, che collaborano con i volontari per soccorrere la fauna selvatica.

Tucani, pappagalli, tartarughe, tassi arrivano continuamente al centro e molti di loro muoiono dopo poche ore o giorni, come è successo a Milagros, un cavallo che ha subito ustioni di quarto grado su tutto il corpo e danni ai polmoni per aver inalato troppo fumo.

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Due settimane fa, i volontari hanno soccorso Valentina, un formichiere le cui zampe erano coperte da ustioni di terzo grado. Come molti degli animali che giungono al centro di recupero, anche Valentina era affamata e disidratata e le gravi ferite le hanno provocato un coma durato più di 18 ore.

Fortunatamente ora sta meglio e, se dovesse rimettersi completamente, verrà rilasciata in libertà o inviata allo zoo di Santa Cruz per seguire cure a lungo termine, destino che accomuna tutti gli animali che riescono a sopravvivere.

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Per i volontari che lavorano nel centro di soccorso ogni successo è una vittoria e ogni vita conta, ma Valentina è stata più fortunata di altri ed è una dei pochi esemplari a essersi salvata.

Molti animali infatti non riescono a sopravvivere perché, sebbene il centro stia lavorando incessantemente per salvarli, i volontari non dispongono di risorse economiche sufficienti e di attrezzature idonee per diagnosticare lesioni e danni interni.

Il team ha paura di non riuscire ad assistere gli animali ancora a lungo, perché le risorse economiche sono ridotte. Ora in Bolivia è tempo di elezioni e il governo sta sfruttando la copertura mediatica data dagli interventi a favore degli animali per ottenere consensi: i volontari temono che dopo le elezioni, tutti si dimenticheranno degli animali.

In Brasile la situazione non è molto diversa: molti animali non riescono a fuggire e muoiono negli incendi e gli esemplari che riescono a fuggire spesso riportano gravi ferite o restano orfani.

Da parte del governo non c’è l’interesse a prestare aiuto agli animali feriti, che spesso vengono aiutati dai vigili del fuoco, che però non sono formati e attrezzati per soccorrere la fauna. Inoltre esistono solo due centri in tutto il Brasile in cui gli animali possono ricevere cure a lungo termine ed entrambi si trovano in luoghi lontani dalle zone più colpite dalle fiamme.

L’indifferenza verso la situazione degli animali coinvolti dagli incendi è incredibile, poiché si tratta di centinaia e centinaia di esemplari: perdite così elevate e rapide all’interno della flora selvatica sono molto rilevanti per gli ecosistemi e possonoo compromettere il futuro del Pianeta.

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Tatiana Maselli

Photo credit: Rescate Para Víctimas de Incendios Biotermal

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