Inferno di fiamme a Palermo: bruciano due rifugi, i cani sono tutti salvi grazie ai volontari

A Palermo le fiamme hanno messo in ginocchio due rifugi, distruggendo ogni cosa. Fortunatamente gli animali sono salvi, ma adesso i volontari hanno bisogno dell'aiuto di tutti per poter ricostruire le loro strutture e sfamare i cani e i gatti di cui si occupano

Aria irrespirabile e fiamme che si avvicinano sempre più, indomabili, in una Sicilia che continua a bruciare. Nei giorni scorsi il fuoco ha raggiunto e distrutto due rifugi per animali a Palermo. A Bellolampo dove una volta sorgeva il rifugio A.D.A., adesso vi è solo cenere.

Del rifugio non vi è più traccia. Praticamente ogni cosa è andata persa nell’incendio: cucce, coperte, cibo, scorte di antiparassitari. Le immagini lasciano sgomenti. Ma nella paura e nella disperazione c’è una notizia che ci rincuora: tutti i cani sono salvi grazie ai volontari.

A Pizzo Sella, promontorio di Palermo, la situazione non è poi così diversa. Anche il rifugio nato dagli sforzi della volontaria Rosi Anzalone è stato bruciato dalle fiamme.

Anche in questo caso, fortunatamente, tutti i cani del rifugio sono stati portati in salvo. La solidarietà e l’appoggio dei volontari in zona e dei militari dell’Arma dei Carabinieri ha permesso di allontanare gli animali dalla struttura prima che fosse troppo tardi.

In quegli attimi di terrore un gesto di grande umanità ha ridato speranza. Un vero miracolo come Rosi stessa ha scritto sul suo profilo Facebook. Quando tra urla di spavento e dolore la volontaria ha provato ad afferrare quanti più gatti possibili, i Carabinieri – giunti per evacuare l’area – si sono commossi e si sono attivati immediatamente per velocizzare le operazioni di salvataggio.

Tutta la squadra dei carabinieri di Partanna Mondello si sono guardati fra di loro ed insieme a Francesca e mio marito abbiamo fatto una grande squadra pronti a salvarli tutti, lo stupore nel vedere i carabinieri cercare in ogni modo di catturarli non posso dimenticare le parole di uno di loro che diceva “dalla collottola li dovete tenere cosi stanno fermi”, tutti con i guanti e con tutto ciò che trovano in giro di coperte tenerli per poi metterli nei gabbioni” ha scritto la donna.

Nel pieno dell’emergenza, quando non vi erano più trasportini disponibili, alcuni felini sono stati liberati affinché potessero scappare via, il più lontano dalle fiamme. Non si poteva fare altrimenti. I cani e i gatti seguiti da Rosi sono stati ricollocati in un luogo sicuro.

Il rifugio A.D.A. e il rifugio di Rosi Anzalone chiedono ora disperatamente l’aiuto di tutti in questo momento complicatissimo. C’è bisogno di scatolette, croccantini, medicinali insomma tutto il necessario per poter mantenere gli animali in attesa di capire come muoversi. E l’aiuto sta arrivando.

Ripartire da zero non sarà affatto facile quando tutto l’impegno profuso viene spazzato via da un incendio a velocità record.

Se ripenso ad ogni singolo sacrificio fatto per costruirlo vederlo andare in fiamme è stato terribile, ma devo avere la forza di rimboccarmi le maniche e con gli aiuti che molti di voi mi avete promesso sarà di nuovo un bellissimo rifugio, quindi non abbandonarmi proprio adesso insieme facciamo questa squadra, ricostruiamolo insieme” l’appello di Rosi.

Non lasciamo soli i suoi animali e nemmeno quelli del rifugio A.D.A. Chi può aiuti queste povere anime e questi volontari.

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Fonte: Rosi Anzalone/Facebook

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