Golden Retriever: i retroscena della selezione di una delle razze di cane più popolari di sempre

Conosci la storia del Golden Retriever? Questa razza dal manto color oro ha una selezione tutta europea non esente da problematiche come per tantissime razze canine

In molti lo confondono con il Labrador, ma il Golden Retriever, la razza del “cane dal mantello dorato” ha una evoluzione ben diversa da quella dei suoi “cugini” oltreoceano. La sua è una storia piuttosto recente che inizia nell’Inghilterra dell’Ottocento, ma, come per altre realtà, la sua selezione ha non pochi strascichi.

Proprio come il Dogo argentino nella provincia di Cordoba o il Dobermann in Turingia, anche la razza Golden Retriever deve la sua nascita a una figura di rilievo. Fu infatti il borghese Dudley Coutts Marjoribanks, secondogenito di un ricco banchiere scozzese, a dedicarsi con fervore all’allevamento di cani di razza, passatempo di molti rampolli dell’epoca.

Alcuni credono che la razza Golden Retriever sia nata dopo che Marjoribanks acquistò un gruppo di cani da circo russi. In realtà la storia dei cani dal pelo color oro è andata in maniera leggermente diversa. Come numerose personalità benestanti, Dudley Coutts Marjoribanks investì il lascito del padre in proprietà terriere.

Durante una passeggiata con il figlio nella sua tenuta di campagna di Tomich, i due si imbatterono in un cane di nome Nous dal manto ondulato. Al tempo i migliori cani da caccia erano quelli dal mantello nero. Tutte le altre colorazioni nelle cucciolate non venivano ben viste e finivano per essere scartate. Nous, però, non aveva il mantello nero bensì dorato.

Fu così che Marjoribanks acquistò Nous nel 1867 e lo fece accoppiare con una femmina di Tweed Water Spaniel, razza oggi estinta, di nome Belle regalatogli dal cugino. Nel 1868 vennero alla luce i primi cuccioli Golden Retriever: Cowslip, Crocus e Primrose. La selezione proseguì anche a seguito la morte di Marjoribanks, divenuto poi Lord Tweedmouth. Il come, sia prima che dopo, lascia molto su cui riflettere.

Si può ritrovare traccia di questa selezione nelle problematiche ereditarie della razza. I Golden Retriever sono predisposti a patologie come la displasia dell’anca e del gomito, ma anche alla formazione di lipomi.

Diversi studi hanno dimostrato come i Golden Retriever abbiano una maggiore probabilità di sviluppare neoplasie rispetto ad altre razze. Una ricerca pubblicata sulla rivista Plos ONE volta a indagare la ha rivelato, ad esempio, che il 65% ( 424 dei 652) dei Golden Retriever oggetto di studio era deceduto per cancro.

In mezzo secolo Marjoribanks prese nota di tutti gli allevamenti che fece, affidando il suo lavoro a un taccuino custodito oggi dal Kennel Club inglese. Il suo obiettivo era creare una razza che fosse in grado di affiancare i cacciatori sia in acqua che in terra e che, allo stesso tempo, fosse docile, socievole e di compagnia.

Per farlo però selezionò gli tutti esemplari imparentati con Nous affinché la somiglianza con il capostipite della razza fosse quanto più verosimile possibile. Il suo registro conferma infatti una consanguineità “selezionata con cura”.

Oggi il Golden Retriever è tra le razze più popolari e richieste negli Stati Uniti, ma non solo. Il suo temperamento docile e affettuoso, l’essere obbediente ed equilibrato lo hanno reso un perfetto cane di famiglia nel tempo. Questo ha aumentato la domanda di cuccioli, spesso a discapito dell’animale stesso.

In Scozia sempre più Golden Retriever si incontrano nella lussuosa tenuta di Marjoribanks, nella Casa Guisachan, dove è stata eretta una statua di bronzo a grandezza naturale di un Golden Retriever ad opera dell’associazione Friends of Guisachan.

Proprio lì si tengono raduni annuali di Golden Retriever sponsorizzati dal Golden Retriever Club of Scotland.

 

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Fonte: AKC

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