Dalla Francia e dai suoi due allevamenti di cani destinati ai laboratori di ricerca arrivano testimonianze sconcertanti. Gli attivisti francesi hanno mostrato le strutture in cui questi cani vengono allevati prima di essere trasferiti nei centri di sperimentazione dove troveranno la morte dopo sofferenze inaudite e sadici test

@One Voice
La sperimentazione animale continua a essere una questione spinosa, anacronistica ed eticamente barbara. Sul tema dibattono accanitamente scienziati, politici e attivisti chiedendo di interrompere definitivamente l’utilizzo di cavie animali nella ricerca e svelando al mondo le peggiori atrocità che si nascondono dentro e fuori i centri di sperimentazione.
In Francia l’associazione One Voice si batte duramente affinché il Paese possa mettere la parola fine alla sperimentazione sugli animali. Tra questi non vi sono solo ratti, conigli, primati, ma anche cani e in particolare esemplari di razza Beagle e Golden Retriever, quattrozampe particolarmente amati dalle famiglie per la loro indole buona e gentile.
Malgrado l’85% dei francesi si sia detto contrario alla sperimentazione sui cani in un sondaggio somministrato da One Voice nell’aprile 2023, la Francia continua a ospitare due grandi allevamenti di cani destinati alla vivisezione. Allevati per morire su un tavolo di un laboratorio.
I due centri, attualmente entrambi di proprietà del colosso Marshall BioResources, si trovano a Mézilles e a Gannat. Nei giorni scorsi gli attivisti di One Voice si sono dati appuntamento fuori le due fabbriche di cani, perché così dobbiamo chiamarle, e hanno raccolto immagini e video. I latrati dei cani sono agghiaccianti.
Toujours pendant notre rassemblement Camp Beagle Gannat et One Voice ce 1er septembre devant l'élevage de Gannat, ce jeune chien destiné aux laboratoires cherche une issue à ce box bétonné et grillagé. Veut-il sortir? Rompre l'ennui? Il mourra avant 3 ans. Signez la pétition pour dire stop à l’utilisation des chiens dans les laboratoires https://one-voice.fr/fr/petitions/stop-a-lutilisation-des-chiens-dans-les-laboratoires.html #ExpérimentationAnimale
Posted by One Voice on Friday, September 1, 2023
A Gannat, dietro lunghe schiere di reti metalliche, vi sono le future cavie. Centinaia di Beagle, dai cuccioli alle fattrici piangono disperatamente. Cercano una via di fuga da quei box asettici, ma non sanno che moriranno prima dei 3 anni in esperimenti dolorosi.
Anche a Mézilles l’inferno appare esattamente così. La gigantesca struttura, nascosta dalla fitta vegetazione, alleva 1500 cani e dispone di propri laboratori. Le immagini mostrate sono inedite.
Ogni anno nei laboratori dell’Unione Europea vengono condotti circa 20.000 test che prevedono l’utilizzo di cani. La maggior parte di questi sono test sulla tossicità dei farmaci e studi su malattie. La Francia, come One Voice denuncia, è particolarmente conosciuta per esperimenti che provocano gravi sofferenze ed elevati livelli di stress negli animali.
L’uso di cani nelle procedure di sperimentazione animale svolte sul territorio nazionale ammonta a 4000 esemplari l’anno, dati che valgono alla Francia assieme al Regno Unito il titolo di “maggiori utilizzatori” di cavie animali e di cani nello specifico.
Un primato vergognoso che One Voice sta cercando di cancellare con indagini in collaborazione con partner internazionali, rapporti approfonditi sulla situazione francese per informare la popolazione e raccolte firme. Puoi sostenere la battaglia firmando la petizione e chiedendo agli Stati europei di smettere di utilizzare cani e nei laboratori di ricerca e adoperare metodi alternativi.
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Fonte: One Voice
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