Abbandonata dopo l’alluvione nelle Marche, denutrita e con un tumore, questa dolce femmina di Maremmano cerca il suo riscatto

Iside, una dolcissima femmina di Maremmano, è stata abbandonata dal suo proprietario perché non serviva più. Adesso è in cura ed è stata operata d'urgenza. L'uomo che le ha voltato le spalle invece denunciato per maltrattamento

L’hanno chiamata Iside le guardie zoofile Oipa di Ancona quando l’hanno salvata. Era un mucchietto di ossa, quello che rimaneva di un Maremmano di 6 anni, abbandonata dal suo proprietario dopo l’alluvione nelle Marche dello scorso 15 settembre. A seguito del disastroso evento, l’allevamento di bovini a cui Iside faceva da guardia è stato chiuso e per lei non c’è stato più posto.

È stata lasciata indietro perché non serviva più, ma lei non ha mai smesso di scodinzolare e attendere che qualcuno la aiutasse. Fortunatamente Iside è stata recuperata, sottoposta ad accertamenti e a un intervento di recente.

Quando siamo arrivati sul posto per il controllo ci guardava dal cancello della proprietà come a dire “non ve ne andate anche voi”. L’abbiamo trovata denutrita, in sottopeso di almeno 10 chili, con un’alopecia da dermatite da pulci e un tumore che è stato operato d’urgenza pochi giorni fa. Ora si sta riprendendo ma dovrà affrontare un lungo periodo di cure, ha raccontato la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Ancona, Luana Bedetti.

Iside è stata trasferita in un rifugio dove verrà monitorata costantemente dall’associazione Cuori Pelosi. Il tumore asportatole, una massa di 1 kg e mezzo, è purtroppo al terzo stadio. I veterinari valuteranno infatti se e come proseguire le cure.

Nel frattempo i volontari si augurano che Iside possa conoscere, forse per la prima volta, il significato della parola “amore” per tutto il tempo che le resta. La descrivono come un cane dalla dolcezza unica, caratteristica della razza per giunta.

Il suo ex proprietario è stato intanto denunciato per maltrattamento. L’Oipa invita tutti a sporgere denuncia affinché comportamenti simili possano essere puniti e gli animali tutelati.

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Fonte: Oipa

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