La marmotta è specie protetta (ma la Francia la caccia ancora)

Vietata dal 1992 in Italia, la caccia alla marmotta resta autorizzata in Francia dove l'anno scorso ha causato la morte di 427 animali nel dipartimento della Savoia

Sebbene la marmotta sia un animale minacciato dal riscaldamento globale, dall’attività umana, dall’urbanizzazione e protetto a livello europeo, è ancora cacciata in alcuni dipartimenti francesi come in quello della Savoia dove ogni anno vengono uccisi più di 400 roditori.

L’Associazione Justice Animaux Savoie (AJAS), ASPAS, Animal Cross, AVES, FNE Savoie e One Voice presentano ricorso contro il decreto prefettizio che autorizza la caccia alle marmotte e alle lepri alpine. Queste due specie, protette dalla Convenzione di Berna, sono in declino a causa della distruzione dei loro habitat riproduttivi e dei cambiamenti climatici. Tuttavia, la loro caccia è ancora autorizzata.

Online è stata lanciata una petizione che chiede al governo francese di vietare definitivamente la caccia alle marmotte su tutto il territorio nazionale. Come sappiamo in Italia la caccia alla marmotta è vietata dal 1992, in Francia invece non c’è alcun vincolo, tant’è che lo scorso anno nel dipartimento della Savoia ne sono stati uccisi 427 esemplari. Il tutto nonostante la marmotta sia un animale protetto dall’Appendice III della Convenzione di Berna.

Ad oggi non esiste alcun conteggio ufficiale che ci permetta di conoscere esattamente lo stato della sua popolazione e si gioca su questa mancanza per continuare ad autorizzarne la caccia. Ma le marmotte sono in pericolo perché vittime degli effetti del riscaldamento globale e non solo. Un dato allarmante anche per la lepre selvatica inserita tra le specie ‘quasi minacciate’ dallo IUCN.

Nonostante questo scenario non troppo consolante, il Prefetto francese anche quest’anno ha autorizzato la caccia e sostenendo che le “le tane scavate nei prati dalle marmotte e lepri causano lesioni ai bovini, talvolta agli allevatori, danni ai tubi di irrigazione, ecc.”

“Finché queste pratiche non saranno vietate a livello nazionale, ogni Prefetto potrà decidere arbitrariamente se autorizzare o meno questa caccia. Per questo le nostre associazioni si sono mobilitate per chiedere che venga vietata, come già succede in altri dipartimenti, esempio quello di Canta 1 dove un decreto prefettizio vieta questa attività dagli anni ’60 o ancora più recentemente, dei Pirenei orientali per la stagione di caccia 2022-2023”.

Obiettivo adesso è aumentare la petizione da 79.000 a 100.000 firme per ottenere dal governo un divieto fermo e definitivo della caccia alla marmotta in tutta la Francia.

FIRMA QUI LA PETIZIONE

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