Trovato nei Caraibi lo squalo più vecchio del mondo: ma quanti anni ha? E cosa sappiamo della specie che vive nelle acque più fredde?

Durante una spedizione di ricerca nel Mare dei Caraibi un team di studiosi si è imbattuto nello squalo più vecchio del mondo, ma cosa ci faceva lì e cosa sappiamo su questa specie distribuita in ben altre acque?

Gli squali possono essere incredibilmente longevi. Non tutti chiaramente, ma se pensiamo ad esempio allo squalo della Groenlandia, Somniosus microcephalus,  allora rimarremo sicuramente sorpresi dal sapere che questa specie vive per secoli e secoli essendo i più vecchi del mondo. Proprio un esemplare è stato osservato mesi addietro, ma non dove i ricercatori credevano di poterlo incontrare.

Lo squalo è stato avvistato nelle acque del Mare dei Caraibi. È quanto emerge da uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Marine Biology. Nel corso dell’indagine condotta nelle regioni tropicali, un team di studiosi si è trovato faccia a faccia con questo pesce preistorico.

All’improvviso abbiamo visto una creatura lenta e che si muoveva molto lentamente sotto la superficie dell’acqua”, ha affermato Devanshi Kasana, autotrice principale dello studio.

Lo squalo della Groenlandia è una specie distribuita nelle gelide acque dell’Artico e allora cosa ci faceva questo squalo a largo di un atollo corallino nel Belize? Gli esperti hanno provato a trovare le risposte a questa e ad altre domande.

Il Somniosus microcephalus è il vertebrato più longevo esistente sul nostro Pianeta, lo squalo vivente più antico di sempre. Queste creatura marina vive almeno 250 anni come dimostrato da precedenti ricerche, ma alcuni esemplari possono superarne anche i 500 con la loro veneranda età.

Il metabolismo lento come conseguenza dell’adattamento alle acque profonde che la specie popola e una crescita altrettanto lenta pari a meno di 1 cm all’anno potrebbero spiegare il perché di questa sorprendente longevità. Lo squalo delle Groenlandia vive infatti in ambienti ostili all’uomo in totale oscurità dove i movimenti sono ridotti al minimo poiché ogni energia è preziosa.

Ma avviene lo stesso anche nel Mare dei Caraibi? Probabilmente sì. Gli studiosi ipotizzano che gli squali della Groenlandia potrebbero muoversi anche in queste regioni, ma pur sempre in profondità. Nei pressi della barriera corallina dove lo squalo è stato avvistato vi è uno strapiombo di migliaia di metri. Questo ambiente potrebbe essere perfetto per il Somniosus microcephalus.

Sebbene non sia stata possibile confermare con esattezza la specie osservata lungo la costa del Belize, i ricercatori sono piuttosto sicuri si tratti di un Somniosus microcephalus o un ibrido con uno squalo dormiente Somniosus pacificus.

L’esemplare misurava approssimativamente tra i 3 e i 3.5 metri e aveva diverse caratteristiche morfologiche tipiche di uno squalo somnioside come il muso corto, le pinne dorsali e pettorali arrotondate e occhi piccoli con grandi spiracoli presenti posteriormente.

Questa è la prima segnalazione di uno squalo dormiente nella regione dei Caraibi occidentali e supporta ulteriormente l’ipotesi che questi squali, meglio conosciuti alle latitudini polari e subpolari, si trovino in profondità nelle regioni tropicali” osservano i ricercatori nel loro lavoro.

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Fonte: Marine Biology

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