Stanno sterminando gli ultimi mufloni del Giglio, già 19 uccisi a colpi di fucile. Fermiamo il massacro

Non si ferma il piano di eradicazione del muflone nell'Arcipelago Toscano. Riprendono gli abbattimenti degli ultimi esemplari rimasti, uccisi a fucilate dai cacciatori. Secondo quanto riportato dalle associazioni animaliste già 19 mufloni sono stati freddati

Non c’è pace per i restanti mufloni dell’Isola del Giglio. Maschi, femmine gravide e cuccioli hanno le ore contate adesso che gli abbattimenti hanno avuto nuovamente il via. Non si fa distinzione, la parola d’ordine è uccidere.

Nelle ultime ore i cacciatori hanno sterminato già 19 esemplari a colpi di fucile. Fa tutto parte del pianto di eradicazione del muflone dall’Arcipelago Toscano, una specie ritenuta invasiva nel territorio e quindi condannata a morte, fino all’ultimo individuo.

A renderlo noto sono le associazioni Vita da Cani, Rete dei Santuari di Animali Liberi e Centro recupero ricci “La Ninna”, che hanno seguito la questione mufloni sin dagli albori.

Affidando l’uccisione ai cacciatori di selezione il Parco dell’Arcipelago Toscano ha trovato il modo di riuscire nel suo spregevole obiettivo,  quello di eradicare i mufloni senza farlo direttamente. Ed è la Regione Toscana a permetterlo e ad agevolare il compito mandando i cacciatori. Nessuno considera neppure gli studi e le recenti scoperte scientifiche che evidenziano l’unicità dal punto di vista genetico dei mufloni del Giglio” denuncia Sara d’Angelo, presidente dell’associazione Vitadacani e coordinatrice della Rete dei Santuari.

Circa la metà dell’attuale popolazione di mufloni è stata già eliminata ora che il fuoco è stato riaperto. Si tratta degli ultimi mufloni dell’isola che non sono stati recuperati e trasferiti altrove, come accaduto a oltre 40 fortunati selvatici.

La loro sorte è stata affidata ai cacciatori, per questo le associazioni chiedono agli utenti di esprimere tutto il loro dissenso inviando mail alla Regione Toscana e al Mase, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

L’oggetto della lettera è: Fermate subito gli spari all’ Isola del Giglio. Questi gli indirizzi a cui recapitarla:

eugenio.giani@regione.toscana.it
PNM@Pec.Mite.Gov.it
PNM-UDG@mase.gov.it
bianco.graziella@mase.gov.it

Il testo è il seguente:

Fermate gli spari al Giglio!
Basta uccidere i mufloni.
State compiendo, permettendo ed ordinando, una strage ingiustificata.
Non potete decidere sempre la strada della violenza.
Siamo stufi.
I mufloni del Giglio hanno un DNA unico.
Revocate immediatamente la caccia di selezione e ogni ostilità sull’isola.

Nome e cognome

Ovunque ci si giri ci sono animali in pericolo, pronti a essere massacrati dalle mani dell’essere umano.

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Fonte: Rete dei Santuari

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