Per più di 6 anni questa foca ha vissuto con un anello di plastica al collo (il salvataggio è da brividi)

Una foca grigia di nome Commuter ha passato più di 6 anni con un anello di plastica al collo. Finalmente veterinari e specialisti sono riusciti a liberarla da questo calvario. Le operazione di soccorso sono andate a buon fine

Sei anni e più trascorsi con un cappio di plastica al collo senza potersene liberare in alcun modo. È stata così parte della vita di Commuter, un esemplare adulto di foca grigia. La prima volta che è stato avvistato in queste condizioni risale al settembre 2017.

L’animale era stato segnalato lungo le coste del Regno Unito alle associazioni British Divers Marine Life Rescue (BDMLR) e Seal Research Trust (SRT). Volontari ed esperti hanno seguito gli spostamenti di Commuter, ma in tutto questo tempo non vi è stato verso di soccorrere la foca.

Commuter sembrava scegliere sempre punti inaccessibili che non consentivano al team di intervenire in massima sicurezza. Questo per ormai oltre 6 anni. Poi lo scorso 14 gennaio qualcosa è cambiato.

Quella domenica Commuter è stato avvistato su una spiaggia in cui vi era un gruppo non troppo numeroso di foche. Gli specialisti si sono attivati tempestivamente per raggiungere il luogo e liberare la foca da quel terribile anello di plastica.

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Avere a che fare con questi animali non è semplicissimo. Pesano più di 200 kg e se si sentono in pericolo tendono ad attaccare. Quel giorno, però, tutto sembrava essere a favore delle associazioni.

Quando è arrivata la nostra squadra di veterinari, le circostanze erano perfette. C’era la bassa marea, il che significava che l’accesso era più semplice per noi con tutta l’attrezzatura di cui avevamo bisogno, inclusa una rete da carico, tavole e una barella” hanno raccontato i veterinari.

Non appena hanno messo piede sulla spiaggia le foche si sono precipitate verso il mare. La squadra ha bloccato Commuter con una rete, nel frattempo dei membri del team hanno allontanato due esemplari maschi.

Più mani hanno tenuto fermo Commuter mentre veniva rimosso l’anello di plastica e si controllavano le ferite. Fortunatamente l’anello non aveva lacerato la carne in profondità come si temeva. Il tempo di dare un’ultima occhiata e Commuter è stato liberato.

https://www.facebook.com/BDMLR/videos/933121628432037

Vederlo correre verso il mare aperto senza più nulla al collo ripaga tutto lo sforzo. A operazione conclusa Commuter non è andato molto lontano. Si è riposato a largo forse incredulo di non avere più nulla di estraneo sul suo corpo.

I membri di SRT e BDMLR non vedono l’ora di osservare Commuter in futuro senza più grovigli e di seguire il progresso di guarigione della sua ferita in acqua salata. Complimenti per questo grande lavoro di squadra e per il salvataggio miracoloso” ha affermato Andy Rogers di Seal Research Trust.

Per gli animali marini vivere nel proprio ecosistema significa affrontare non solo le minacce naturali presenti in questo sconfinato ambiente, ma anche quelle che sono arrivate per mano dell’uomo: i rifiuti.

Se vediamo rifiuti in giro, in mare come anche in un bosco, recuperiamoli e smaltiamoli correttamente. Un animale come Commuter potrebbe restarvi intrappolato e perdere la vita.

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Fonte: British Divers Marine Life Rescue/Facebook

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