Pangolino: 5 cose che non sai sulla specie più contrabbandata del mondo (e come salvarla dell’estinzione)

Il pangolino è una specie davvero unica. Quanto conosci questo mammifero in grave pericolo di estinzione? Ecco 5 curiosità sul pangolino, l'animale più contrabbandato al mondo da proteggere prima che sia troppo tardi

Il pangolino è un mammifero selvatico, l’unico a essere ricoperto da scaglie. Questo animale è tristemente famoso per essere il più contrabbandato al mondo, ma è particolarissimo non solo per il suo aspetto davvero distintivo.

Ma com’è fatto un pangolino? Dove vive? Quanto è grande un pangolino? Come si comporta? Ecco 5 cose che probabilmente non sai sulla specie per avere una maggiore conoscenza del pangolino e una maggiore consapevolezza di quanto questo selvatico sia in pericolo.

Impossibile confonderlo con altri animali

Il pangolino è un animale unico e non può essere confuso con altre specie. Assomiglia a un armadillo dalla solida corazza, ma anche al formichiere ed è per questo che il pangolino è soprannominato “formichiere squamoso”. Il nome sintetizza perfettamente la sua natura.

Il corpo del pangolino è protetto da grandi scaglie di cheratina, a volte sovrapposte. Le scaglie non ricoprono completamente l’animale. Il muso e parte del capo, il ventre e la parte interna delle zampe ne sono provvisti. Le scaglie sono morbide nei giovani pangolini e si induriscono con la crescita.

Non esiste un solo pangolino, ma ben 9

Di pangolini conosciuti ve ne sono ben 9, considerando anche la recente scoperta di una nuova specie. In passato si credeva che le specie fossero 8, ma le analisi condotte su scaglie confiscate a Hong Kong hanno portato all’identificazione di una specie completamente distinta dalle precedenti.

Tutte le specie di pangolino vivono in Africa e in Asia meridionale e sud orientale. Sono esemplari di piccola taglia, il cui corpo è lungo tra i 30 e i 100 cm. Le dimensioni variano comunque da specie a specie.

Ha una tecnica di difesa molto interessante

Il pangolino deve difendersi dai predatori naturali e lo fa non solo grazie alle sue scaglie appuntite. In caso di pericolo, il mammifero si arrotola su se stesso diventando una palla e allontana i nemici producendo un odore che funge da repellente.

La sua lingua ha una lunghezza notevole

Non si direbbe, ma la lingua del pangolino è sorprendentemente lunga e misura fino ai 30 cm. Nulla a che vedere con il formichiere gigante, tuttavia la lunghezza della lingua permette al pangolino di nutrirsi velocemente e in grandi quantità.

La lingua del pangolino è infatti appiccicosa e invischia formiche e termiti. Un pangolino consuma all’anno oltre 70 milioni di insetti. Giornalmente si nutre sui 2 etti e mezzo di formiche.

Potrebbe scomparire dalla Terra prima di quanto immagini

Il pangolino è una specie gravemente minacciata di estinzione. Il contrabbando delle scaglie usate nella medicina tradizionale cinese e il commercio della sua carne sta spingendo questo mammifero sull’orlo del baratro.

Il fenomeno ha reso necessaria l’istituzione di una commissione di esperti per la sua tutela, il IUCN SSC Pangolin Specialist Group, dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

Si ritiene che negli ultimi 10 anni oltre un milione di pangolini siano stati prelevati dal loro ambiente naturale e uccisi, malgrado il divieto commerciale internazionale entrato in vigore nel 2017.

Come aiutare e salvare i pangolini

I pangolini hanno bisogno del nostro aiuto perché possiamo ancora salvare la specie dal destino che la attende. Diverse organizzazioni internazionali si battono per la salvaguardia del pangolino. Tra queste vi sono Protect the PangolinsSave the Pangolins, ma anche Save Vietnam’s Wildlife, che si occupa del recupero degli esemplari in Vietnam.

Dal 2022 anche la World Sustainability Foundation collabora con Save Vietnam’s Wildlife per garantire un futuro al pangolino. L’associazione ha avviato una raccolta fondi per coprire i costi di interventi di recupero, conservazione dell’habitat e progetti di sensibilizzazione.

Puoi sostenere la campagna QUI.

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Fonte: World Sustainability Foundation

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