Genova: rarissimo avvistamento di 3 orche nel mare di Voltri, ma forse non è una buona notizia

Sono state avvistate 3 orche nel mare di Voltri, a Genova, un evento rarissimo dato che solitamente frequentano mari più freddi.

Nel mare di Voltri sono state avvistate 3 orche, filmate in un video che ha dell’incredibile, trattandosi di un evento raro nel Mediterraneo.

Nelle immagini si vedono le loro pinne che spuntano dall’acqua seguite dalla comparsa di tre esemplari, inclusi probabilmente madre e figlio, intenti a saltare a poca distanza da una barca. Si muovono in “pod“, ossia gruppi familiari a gerarchia matriarcale.

Solitamente l’orca vive infatti in famiglie matrilineari chiamate per l’appunto “pod”, composte da una femmina, dai suoi piccoli, da femmine più anziane e sterili e da un maschio adulto.

Il video, girato da un pescatore, è stato pubblicato online dall’associazione Limet e secondo quanto affermato da Silvia Mangraviti, biologa marina genovese, a Genova24, si tratta di Orcinus orca, mammifero marino non stanziale appartenente alla famiglia dei delfinidi, il cui nome letteralmente significa “balena assassina” per via delle sue abitudini alimentari, dato che si tratta di un grande predatore.

Davvero un evento raro per il Mediterraneo considerato che le orche vengono generalmente avvistate nei mari più freddi anche se, proprio qualche anno fa, al largo di Vado Ligure, erano stati individuati esemplari simili, forse giunti dallo Stretto di Gibilterra, dove esiste una popolazione quasi stanziale.

Per quanto riguarda queste 3 orche, si ipotizza fossero su una rotta migratoria che dai mari del nord si dirige verso l’arcipelago delle Azzorre e che abbiano imboccato lo stretto di Gibilterra, finendo nel Mediterraneo.

Ma se da un lato questa può sembrare una buona notizia, dall’altro, secondo quanto affermato dalla biologa Erika Esposti a Il Secolo XIX, le orche potrebbero essersi spinte fino al mar ligure anche a causa dei cambiamenti climatici che provocano sbalzi di temperatura nelle acque, disorientando i mammiferi.

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Photo Credit: Facebook

 

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